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L'EVENTO

Staffetta per la pace attraversa il monferrato unesco: dalle colline un invito al dialogo

Sessanta chilometri tra i comuni patrimonio, messaggi per Torino Onu il 23 febbraio 2026, cucina simbolo di condivisione

Staffetta per la pace attraversa il monferrato unesco: dalle colline un invito al dialogo

Le colline del Monferrato

Il Monferrato Unesco ha ospitato oggi una staffetta non competitiva per la pace lunga 60 chilometri, promossa dai Club per l’Unesco di Vignale e di Torino. L'iniziativa, svoltasi tra le colline vitivinicole patrimonio mondiale, ha inteso veicolare un messaggio semplice e urgente focalizzato su dialogo, convivenza e rispetto.

Il testimone della staffetta ha attraversato la core zone, toccando numerosi centri tra cui Camagna Monferrato, Ozzano Monferrato, Sala Monferrato, Ottiglio, Rosignano Monferrato, Cella Monte, Olivola, Frassinello Monferrato, Vignale Monferrato e Casale Monferrato. In ogni tappa, le comunità e le associazioni locali hanno contribuito consegnando brevi pensieri e testimonianze, affidati ai successivi staffettisti. Questo passaggio di voce ha unito simbolicamente piazze, colline e cantoni.

Tale mosaico di testimonianze riprenderà il suo cammino il 23 febbraio 2026 in una seconda staffetta dedicata, con destinazione il Campus Onu di Torino. Gli organizzatori hanno espresso l'auspicio che, partendo dalle colline, il messaggio possa "parlare ai cuori e alle menti di chi può fermare i conflitti, vicini e lontani”.

Da Rosignano Monferrato è emersa una proposta che intreccia la cultura con la quotidianità, nel solco del recente riconoscimento della cucina italiana come patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Il Sindaco Cesare Chiesa ha lanciato l'idea di creare comunità attraverso una ricetta semplice e amata, sostituendo la condivisione alla guerra, anche se per un solo giorno. “Non è solo cibo: è amore, storie, tradizioni, ma anche solidarietà e comprensione reciproca. C’è più gusto con la pace”, ha dichiarato il primo cittadino.

Tra passi, soste e striscioni, la staffetta ha dimostrato come un territorio riconosciuto per i suoi paesaggi vitivinicoli possa fungere da laboratorio di civiltà, valorizzando il patrimonio più essenziale: quello del vivere insieme. Il prossimo traguardo è già fissato con il viaggio finale verso Torino, rinnovando l'occasione per mantenere viva la luce della pace.

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