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Ospedale unico, Moncalieri bocciata: Cambiano in pole

ospedale unico
Cambiano si aggiudicherà il nuovo ospedale dell’Asl To5? A quanto sembra, l’ex autoparco militare l’ha spuntata sulle altre due aree in lizza per ospitare la struttura. Cioè la ex Stars di Villastellone e l’area di Vadò a Moncalieri, quella scelta inizialmente. È dal 2015 che si discute di realizzare una nuova struttura al posto del Maggiore di Chieri, il San Lorenzo di Carmagnola e il Santa Croce Moncalieri. La giunta Chiamparino aveva convinto l’Inail a investire 202 milioni per realizzare un ospedale da 434 posti letto in un terreno di Vadò, nella zona industriale fra Moncalieri e Trofarello. Una sede poi messa in discussione dalla giunta Cirio, che ritiene l’area a rischio esondazione. Da due anni si susseguono studi per definire se Vadò sia comunque la sede più adatta rispetto alle alternative di Cambiano e Villastellone: adesso è conclusa anche l’ultima valutazione, che la Regione aveva affidato a tecnici di Ires e Asl To5. Le tre aree sono state confrontate secondo quaranta parametri e alla fine l’ex autoparco militare avrebbe prevalso su Stars e Vadò. Il risultato finale non è ancora stato pubblicato ma la decisione finale dovrebbe essere inserita in una delibera più ampia, con cui la giunta regionale darebbe il via ad altri ospedali sparsi per il Piemonte: «Ho sollecitato i tecnici e lo studio è pronto. Ma non l’ho ancora letto - si smarca l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi - Nei prossimi giorni presenterò il documento alla giunta, valuteremo tutti i parametri e poi faremo una scelta: sarà politica e non soltanto tecnica». Però “voci di corridoio” lasciano intendere che una decisione sia già stata presa, con Cambiano vincente su Moncalieri: «Non costruiamo un ospedale sull’acqua, come già successo altrove in passato». Così, tra le righe, l’assessore conferma le indiscrezioni ed esclude l’area di Vadò. Non una bella notizia per quella parte dell’Asl To5 e anche per chi tifava per Villastellone, come Davide Nicco: «A prescindere dalla decisione finale, la rinuncia al sito di Moncalieri sarebbe la scelta giusta - non si sbilancia l’ex sindaco villastellonese, oggi consigliere regionale di Fratelli d’Italia - È la conferma di quello che diciamo da anni».
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