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14 Febbraio 2023 - 08:17
Non c’è sorpresa a sud di Torino, per la scelta della Regione di collocare il nuovo ospedale della Asl To5 a Cambiano. Ma le polemiche, comunque, non mancano. Dopo mesi di riunioni, studi, interrogazioni e scontri anche aspri sul piano politico, ieri la giunta regionale ha deciso di proporre al consiglio, a cui spetterà esprimersi definitivamente, il sito dell’ex autoporto militare quale sede più idonea per la realizzazione del nosocomio. Stralciato dunque il progetto nell’area di Vadò, tra Moncalieri e Trofarello, approvato dalla precedente giunta di centrosinistra.
Parlano le percentuali: «Dallo studio comparativo redatto dal Gruppo di lavoro interdirezionale con la partecipazione dell’Asl To5 e altri soggetti - spiega l’assessore Icardi - risulta che l’area di Cambiano, con una percentuale di soddisfazione del 61% contro il 50% dell’area di Moncalieri-Trofarello e il 28% di Villastellone, è la più idonea per la costruzione del nuovo ospedale». Giocano a favore la maggior superficie a disposizione di Cambiano mentre su Vadò peserebbe il “rischio alluvione”, sebbene uno studio del Politecnico del 2020 avesse giudicato l’area idonea.
Punto a capo, dunque, con l’effetto di riportare indietro l’orologio di una decina d’anni. «Dopo quattro quattro anni di mandato, si compie definitivamente un disegno che fa prevalere interessi politici di parte all’interesse generale per la salute dei cittadini. La scelta inoltre umilia e calpesta i diritti dei cittadini di Moncalieri e Nichelino, nella somma oltre 100mila abitanti, che saranno costretti a rivolgersi agli ospedali di Torino» tuona il sindaco di Moncalieri Paolo Montagna che chiede subito interventi per gli ospedali di Moncalieri, Chieri e Carmagnola, ormai al collasso.
«Con la situazione attuale del Santa Croce non possiamo permetterci lo stesso immobilismo che ci ha portati al disastro di oggi. Servono interventi immediati». «Non siamo sorpresi - chiosa il sindaco di Nichelino Giampiero Tolardo -, era una decisione che ormai aspettavamo da mesi». Critico il consigliere regionale del Pd Diego Sarno: «Confidiamo che entro fine mandato Cirio e Icardi portino il progetto esecutivo dell’ospedale così da appaltare i lavori. Vigileremo».
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