«Fino a qualche mese fa - dice la commissariastraordinaria del Regio Rosanna Purchia - nessuno, da Torino a Roma, avrebbe creduto che ce l’avremmo fatta». Invece ci sono riusciti. Alla fine sia il ministro della Difesa Guerini sia quello della CulturaFranceschini si sono convinti della bontà dell’idea. E allora la stagione estiva del Regio, il “Regio Opera Festival”, si terrà proprio lì, nel Cortile di Palazzo Arsenale, presso la Scuola di Applicazione dell’Esercito e sarà dal 15 giugno al 22 settembre. Accompagnata dal logo “A Difesa della Cultura”, «perché questo è sempre stato un luogo di cultura» sottolinea il generale Salvatore Cuoci, comandante della Scuola di via Arsenale 22, la stagione si snoderà lungo 6 opere (di cui 2 cammei settecenteschi), 13 concerti e spettacoli per bambini. Appuntamenti cui potranno assistere fino a mille spettatori per volta e resi possibili grazie a varie istituzioni e aziende: Camera di Commercio, main partner in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, Reply, FederfarmaTorino con Ordine dei Farmacisti eFarmacares, e Sipal. Non sarà solo l’occasione per vivere quattro mesi di musica dal vivo all’aperto, ma anche l’occasione per molti di scoprire o riscoprire il più grande cortile interno di Torino che, dopo restauro appena completato, è diventato anche uno dei più belli della nostra città. Chiuso attualmente per consentire i lavori di messa in sicurezza e ammodernamento, il teatro lirico torinese si trasferisce dunque all’esterno per proporre un cartellone estivo “a prezzi popolari”, assicura la Purchia, e all’insegna del divertimento ma anche della solidarietà. «Il ricavato dei biglietti per le prove generali degli spettacoli - anticipa la commissaria - verranno devoluti a favore del Regina Margherita, della Fondazione per la ricerca sul cancro di Candiolo, della Caritas e dell’associazione Fermata d’Autobus». Ad inaugurare la rassegna “L’elisir d’amore” di Donizetti (in replica il 18 e il 20 giugno), seguito da una “Madama Butterfly” di Puccini (3, 7. 9 luglio) presentata in versione “più accessibile al pubblico” come la definisce il direttore artistico del Regio Sebastian Schwarz; quindi i “Pagliacci” di Leoncavallo (7, 10 e 12 agosto) e il “Barbiere di Siviglia” di Rossini (11, 15 e 18 settembre). In mezzo due opere «per chi non è abituato a stare troppe ore a teatro»: “La serva padrona” di Pergolesi (17 e 20 luglio) e “Pimpinono o le nozze infelici” di Telemann (24 e 27 luglio). Il tutto interpretato da giovani cantanti e con direttori d’orchestra come Montanari, Laguzzi, Ranzani, quest’ultimo tra i papabili per il ruolo di futuro direttore artistico del Regio insieme con Manacorda, Rustioni, Valcuha. L’ex direttore artistico dell’Orchestra Rai sarà tra i protagonisti del cartellone dei concerti. A chiudere il festival fa sapere Schwarz, «abbiamo invitato la Banda dell’Esercito, diretta dal maggiore Cangiamila».
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