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03 Dicembre 2021 - 09:18
Ieri sera all’Ambrosio di corso Vittorio gli spettacoli sono iniziati con un quarto d’ora di ritardo. Tanto ci è «voluto al personale per controllare i green pass e mettere in sicurezza i 400, circa, spettatori che hanno affollato le sale», spiega il proprietario Sergio Troiano. E, nonostante non si possano dare numeri certi per volere di Netflix, è facile immaginare che la maggior parte delle persone si sia presentata con un biglietto in tasca per “E’ stata la mano di Dio” (in contemporanea anche la presentazione di “Querido Fidel” di Viviana Calò presente in sala), l’ultimo film di Paolo Sorrentino già vincitore del Gran premio della Giuria a Venezia e del premio Mastroianni per il giovane protagonista, Filippo Scotti.
Ed è sempre il film di Sorrentino che nelle scorse settimane è stato scelto dall’Anica come titolo italiano da proporre alla selezione per la cinquina degli stranieri ai prossimi Oscar. Tante le formule vincenti della pellicola uscita il 24 novembre e dal 15 dicembre su Netflix: la poesia con cui Sorrentino racconta attraverso Fabio la sua drammatica vicenda personale che lo ha reso orfano a soli 17 anni, la sua capacità nel non cadere nell’autobiografismo più scontato e l’ombra del mito di tutti i tempi, Diego Armando Maradona, approdato in Italia negli anni Ottanta, gli stessi in cui si svolge la vicenda.
Pubblico in estasi, soprattutto giovane, un passaparola che da sempre è la carta vincente nella comunicazione, la voglia di vedere un bel film sul grande schermo, Diego Armando Maradona, ed ecco che il gioco si è presto trasformato in una “Sorrentinomania” che sta coinvolgendo anche Torino.
«Non c’è dubbio che questo sia il film dell’anno, il titolo che sta dando una boccata di ossigeno ai cinema dopo tanta fatica - continua Troiano - e se andiamo avanti così proverò a tenerlo in sala anche dopo il 15 dicembre».
Un risultato quello ottenuto in Italia durante la prima settimana di programmazione del film all’altezza delle aspettative visto il talento di Sorrentino, già Premio Oscar nel 2014 con “La grande bellezza”, che adesso spera di poter di nuovo arrivare ad Hollywood.
Bisognerà aspettare l’8 febbraio per sapere se alla fine potrà farlo, intanto, non rimane che godersi il film in programmazione per Torino anche all’Eliseo, Romano e Fratelli Marx.
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