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«Dulan, la sposa che tocca le coscienze»

Dulan
Dopo la prima nazionale di “Il crogiuolo”, di Arthur Miller, che ha inaugurato la nuova stagione dello Stabile, il cartellone 2022-2023 del Teatro Nazionale torinese prosegue con un’altra prima assoluta. Si intitola “Dulan la sposa” di Melania Mazzucco lo spettacolo che andrà in scena martedì prossimo (ore 19,30) al Teatro Gobetti di Torino (in replica fino al 30 ottobre) con la regia e l’interpretazione del direttore artistico dello Stabile Valerio Binasco. Ad affiancarlo sul palco Mariangela Granelli e Cristina Parku.

Una storia, quella scritta per la radio dal Premio Strega Melania Mazzucco e premiata al 53° Prix Italia come miglior radiodramma europeo dell’anno, che Binasco conosce bene. L’aveva, infatti, già interpretata nel 2001 per Rai RadioTre, con la regia di Wilma Labate. Si tratta di un thriller in cui si narra di una giovane ragazza straniera trovata morta in una piscina di un condominio dove abita una coppia di sposi di mezza età. La coppia si ritrova prigioniera di una spirale di domande e di dubbi su chi sia Dulan, termine indiano che indica la “sposa”, e su che cosa sia accaduto.

Ora Binasco la ripropone per il palcoscenico. «Sono passati ventun anni - spiega la Mazzucco che ha riscritto il testo per il teatro - : migliaia di ragazze come la protagonista sono arrivate in Italia, a volte inseguendo un fantasma, spesso una promessa, sempre un sogno. Alcune delle questioni affrontate da Dulan sono diventate urgenti e ineludibili. Etiche, ma anche politiche. Valerio Binasco fu un magnifico Lui (il protagonista maschile, senza nome). Lo sarà ancora, con la maturità ulteriore delle esperienze affrontate.

Ma è anche il regista ideale per ridare vita a questa storia - rimasta inalterata nella sostanza, ma con alcuni cambiamenti resi necessari dal teatro e dal passaggio non indolore nel nuovo secolo». E aggiunge: «Dulan è una storia insieme senza tempo e al tempo presente uncinata, capace di materializzare le nostre paure e graffiare le nostre certezze. E far chiedere a ogni spettatore se sta con Lui, con la ragazza o con la sposa. La risposta non è scontata».
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