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Un “Tohorror Fantastic Film” da paura

Tohorror

Oltre venti ospiti internazionali, ventinove lungometraggi, decine di corti e tanti eventi collaterali, tra cinema musica letteratura e fumetto: sono solo alcune caratteristiche del “Tohorror Fantastic Film Fest”, che da martedì 18 a domenica 23 ottobre torna a Torino per la sua edizione numero 22.

«Un evento culturale indipendente di sei giorni per esplorare non solo lo sfumature di un genere cinematografico, ma un’idea di intendere, vedere, (ri)discutere il cinema»: così lo presentano i suoi organizzatori, il direttore storico Max Supporta e il direttore organizzativo Matteo Pennacchia, giustamente fieri di un’edizione ricca e promettente come non mai.

Merito della ricerca su titoli in anteprima da proporre al pubblico torinese ma anche di un catalogo di recuperi dal passato di grande livello qualitativo, a cominciare da quel “Videodrome” di David Cronenberg che martedì alle 21 aprirà le danze di una rassegna tutta da vivere. «Quest’anno il tema portante è l’ambiguità tra vero e falso nella realtà (mediale) quotidiana - spiega ancora Supporta - e non poteva mancare uno dei film che più ha indagato l’argomento».

“Videodrome”, uscito trentanove anni fa, è il manifesto della poetica del regista canadese, ancora oggi probabilmente insuperato: la “nuova carne” fusa con la tecnologia, i mutamenti biologici innescati dai nuovi media, un capolavoro totale non solo del cinema fantastico ma della storia del cinema tutta.

Non di solo Cronenberg vive però il “Tohorror 2022”, che approfondisce il cinema di David Lynch con “Cuore selvaggio” e l’interessante documentario “Lynch/Oz”, sui suoi legami con l’opera di Fleming; ma riprende anche due lavori un po’ dimenticati e da riscoprire come “Punishment park” e “Il cameraman e l’assassino”, senza trascurare i brividi in Vhs generati da “The Blair Witch project”.

Gli ospiti, dicevamo, sono tanti e provenienti da tutto il mondo: da segnalare almeno l’illustratore Dave McKean e il trio Johannes Hartmann, Sandro Klopfstein e Valentin Greutert, rispettivamente registi e produttore dell’instant cult grindhouse “Mad Heidi”, uno dei titoli più attesi del programma. I biglietti costano 5 euro, l’abbonamento a tutto il festival solo 32.

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