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07 Dicembre 2022 - 08:23
I telefoni del Teatro Colosseo continuano a squillare ma la risposta è sempre la stessa: «Sold out». E ai torinesi non basta sapere che lui, Checco Zalone, il comico dei comici, la boccata d’ossigeno che i teatri aspettavano da anni, continuerà il suo giro a spasso per l’Italia tutto l’anno, tornando sotto la Mole, al PalaAlpitour, il 6 ottobre 2023. Non basta ancora. Il fatto che Checco sarà in città da domani al 16 dicembre con il suo nuovo “Amore + Iva” (scritto con Sergio Maria Rubino e Antonio Iammarino) è una notizia troppo allettante, bisogna tentare e ritentare, magari succede il miracolo. «Sì, è quello che sperano i torinesi che in queste ore stanno infiammando i nostri centralini - spiegano dal teatro di via Madama Cristina - ma, purtroppo, non abbiamo più lo straccio di un posto. Tutti i tagliandi sono andati a ruba fin dall’estate, quando si sono aperte le prevendite». Ed è facile da credere per un artista in grado di raggiungere traguardi inimmaginabili, lo confermano i numeri. I milioni di euro incassati con i suoi film se sommati raggiungono quota 220, i follower sui social degni del migliore degli influencer nonostante lui non posti quasi mai nulla, circa 3,3 milioni. E adesso, il tour che arriva a undici anni di distanza dal “Resto umile world tour” e che si appresta, anche in questo caso, a battere tutti i record. Sarcasmo, irriverenza, coraggio di dire e fare tutto, come imitare il maestro Riccardo Muti e giocare con Putin «che parla in dialetto bitontino, o meglio un grammelot tra gli accenti pugliesi di provincia che assomiglia al russo», ha spiegato incontrando i giornalisti a novembre nella sua unica uscita pubblica prima di concentrarsi con il pubblico e solo con il pubblico.
Questo il segreto di un artista che ricompare nei teatri bisognosi di folla al momento giusto per diventarne protagonista assoluto. «Non ho paura delle polemiche me le aspetto, aspetto le stroncature sane», ha spiegato ancora. Ma le stroncature non stanno arrivando. Neppure quando parla delle famiglie arcobaleno o dell’ipocrisia delle adozioni ucraine. E i fortunati che hanno potuto acquistare i biglietti non vedono l’ora di goderselo tutto questo spettacolo. Agli altri, la consolazione di sapere che Checco, alias di Luca Medici, sarà qui e che, come abituato a fare quando si trova in tournée, magari farà qualche scappatella nei ristoranti del centro.
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