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Senza reti e nervoso: il Ronaldo “furioso” si interroga sul futuro

ronaldo

Due gol su quattro partite ad aprile, un bottino decisamente magro per uno che è abituato a segnare senza sosta, un po’ come gli era già capitato a gennaio, quando ha siglato tre gol in sei sfide di campionato, e fu travolto dalle critiche. Cristiano Ronaldo continua a tenere a distanza - 25 a 21 reti - il suo rivale per lo scettro di capocannoniere della Serie A Romelu Lukaku, ma questo non basta a placarne il nervosismo palese, mostrato sia contro il Genoa sia contro il Parma mercoledì sera. CR7 scagliando il pallone a fine partita si è beccato anche il terzo cartellino giallo stagionale. Dopo la maglia (scagliata?) al raccattapalle contro il Genoa al triplice fischio dell’arbitro, un altro gesto di stizza per il portoghese. Evidentemente sul suo stato d’animo non pesa solo il problema ai flessori che lo ha tenuto fuori nella sfida - poi persa dalla Juventus - di domenica scorsa contro l’Atalanta. Come se non bastasse, CR7 è finito ancora una volta nel mirino della critica per il posizionamento - errato - in barriera in occasione del gol del vantaggio su calcio di punizione degli emiliani. Un po’ come era successo già in occasione della sfida di Champions League contro il Porto, quando la punizione decisiva per la qualificazione dei portoghesi passò proprio sotto le gambe di Cristiano Ronaldo. A proposito, a fine partita, ha detto la sua anche il tecnico bianconero Andrea Pirlo: «Sono episodi che non devono capitare», ha sottolineato l’ex regista del centrocampo bianconero.

Il futuro di CR7, proprio in virtù della situazione economica in cui versa la Vecchia Signora (super indebitata tanto da tentare la carta Super League), rimane più che mai incerto. Il suo ex presidente Florentino Perez, nelle ultime ore, gli ha chiuso definitivamente le porte per un eventuale ritorno, ritorno molto gradito per CR7: «Cristiano Ronaldo? Non torna, perché ha un contratto con la Juve - aveva spiegato il numero uno del Real Madrid -. Gli voglio molto bene ma non ha senso che torni». Difficile che un 36enne che guadagna 31 milioni di euro l’anno, nonostante resti una macchina da gol, faccia gola in questo momento a uno dei top club europei. La sensazione è che il matrimonio tra CR7 e la Juventus possa andare avanti secondo gli accordi che scadono il 30 giugno 2022.

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