l'editoriale
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29 Giugno 2021 - 07:34
Per la seconda volta in stagione, Cristiano Ronaldo si è fermato agli ottavi di finale. A marzo con la Juventus in Champions League, ieri con il Portogallo all’Europeo, CR7 non è riuscito ad entrare tra le prime otto nelle due competizioni. Prima il Porto, poi il Belgio, questi gli avversari che si sono rivelati fatali nel cammino del portoghese, abituato a ben altri successi a fine stagione. Ha messo in bacheca una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana, decisamente poca roba rispetto al suo passato da vincente.
Eppure, a livello realizzativo ha poco da rimproverarsi: 59 presenze totali tra club e nazionale, 46 gol all’attivo. Numeri che gli permettono di rimanere nell’Olimpo, considerando anche il record di 109 reti con il Portogallo che gli ha fatto agganciare Ali Daei, nonostante una stagione quasi da zero titoli. «Non è stato possibile arrivare dove tutti avremmo voluto, ma ecco il nostro sincero e profondo ringraziamento - scrive CR7 - e faccio le congratulazioni al Belgio, oltre ad augurare buona fortuna a tutte le squadre che restano nella competizione. Quanto a noi, torneremo più forti. Forza Portogallo!». Parole che restituiscono a Ronaldo l'abito del fair play smesso subito dopo la sconfitta di domenica sera, la fascia da capitano gettata a terra e presa a calci mentre lasciava il campo.
Adesso, per Cristiano comincia il tempo delle vacanze, ma non solo: bisogna pensare al futuro, a prendere una decisione definitiva in vista della prossima stagione. Proseguire con la Juve o dare l’addio all’Italia e alla serie A, è questo il bivio che si presenta davanti al numero 7. E dal club bianconero cominciano a mettergli un po’ di fretta, anche perché tanto del calciomercato della società passerà dal suo destino. C’è anche e soprattutto Massimiliano Allegri ad attendere novità, lui che di certo non si opporrebbe ad un eventuale divorzio. La Juve non è intenzionata a regalare il cartellino di CR7, nonostante un contratto in scadenza a giugno 2022, e il portoghese vorrebbe continuare a percepire i circa 30 milioni di ingaggio netti a stagione: sono questi gli ostacoli che si presentati davanti a chi, abbastanza timidamente, ha provato un approccio alla trattativa. Manchester United e Sporting Lisbona su tutti, il Paris Saint Germain in seconda battuta, il Real Madrid per quello che sarebbe un clamoroso ritorno, queste le destinazioni più probabili. Con l’uscita dall’Europeo, i discorsi sono destinati a velocizzarsi, in un senso o nell’altro. Anche se Ronaldo deve sbollire tanta rabbia accumulata nell’anno bianconero.
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