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ECCO LA NUOVA SERIE A. Il derby è alla settima: «Speriamo di avere tutti gli stadi pieni»

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Benvenuti nel campionato dei Campioni d'Europa. Un regalo che la Lega di Serie A sperava di poter ricevere prima di cedere i diritti tv, sia per il nostro Paese che per l'estero, ma in ogni caso certifica la qualità del calcio che vedremo. E intanto sappiamo come sarà almeno sulla carta la prossima stagione di Serie A perché il primo passo è stato quello del calendario. Con l’auspicio, Covid permettendo: «Il 22 agosto vogliamo vedere gli stadi pieni col Green Pass, in modo che sia anche incentivo alle vaccinazioni» ha detto il presidente della Lega Serie A. «Abbiamo una responsabilità sportiva e sociale. La richiesta di avere il 100% di tifosi negli stadi è fondamentale sia come sostenibilità economico-finanziario del sistema sia come messa in sicurezza del sistema».

La prima giornata, tra il 21 e il 22 agosto, vedrà subito Roma-Fiorentina per dare il benvenuto a Josè Mourinho nella sua seconda esperienza italiana. L'Inter campione d'Italia riceverà a San Siro il Genoa mentre la Juventus sarà a Udine e il Milan a Genova con la Sampdoria.

Nelle prime quattro giornate di campionato subito esami importanti per la nuova Juventus di Massimiliano Allegri: alla 3^ infatti trasferta a Napoli (che per il nuovo calendario sfalsato incontrerà anche la 1^ di ritorno) e in quella successiva riceverà il Milan all'Allianz Stadium. Alla 6^ giornata il primo incrocio stagionale tra due degli allenatori più attesi, il derby di Roma che è anche Mourinho-Sarri mentre alla 7^ il primo derby di Torino. Poi cominciate a segnarlo sul calendario: alla 9^ giornata Inter-Juventus e non c'è bisogno di dire altro. Il derby di Milano alla 12^, seguito da un golosissimo Inter-Napoli con il ritorno di Spalletti a San Siro. E alla 16^ d'andata, all'Olimpico romano, i nerazzurri ritroveranno da avversario Mou. E così via, con il derby di ritormno che per le torinesi sarà il 20 febbraio, salvo anticipi, mentre all'ultima giornata sono in programma Fiorentina-Juventus e Torino-Roma.

Campioni d'Europa e quindi in mezzo agli impegni di campionato ci sarà pure la Final Four della Nations League tra Milano e Torino, con gli azzurri che tornano in campo. E ci saranno le coppe, quelle sì il vero metro per giudicare la forza del nostro torneo. Due scuole di pensiero in Champions League: chi ha cambiato, per volontà o per necessità, come hanno fatto Juventus e Inter, e chi invece è rimasto uguale, tipo Milan e Atalanta. Dire che Massimiliano Allegri sia nuovo è fare un torto alla logica. Dire che Simone Inzaghi è alla prova più difficile della carriera invece rientra nella logica. Ma nei suoi anni di Lazio si è fatto le spalle abbastanza larghe per sopportare tutto.

Non hanno cambiate solo loro ma soprattutto loro. Però ci sono tante altre suggestioni, come le due romane che hanno voltato entrambe pagine, anche qui per scelte proprie e di altri. Mourinho e Sarri non partono da un foglio bianco ma hanno idee che non necessariamente collimano con quelle dei gruppi che stanno per allenare. Cambiare, l'ha fatto anche il Toro che ha cominciato a faticare in Alto Adige: quelle di Juric sono squadre di grande fisicità e di corsa, tutto quello che i granata non sono stati nelle ultime due stagioni. Oggi abbiamo solo nomi e numeri, tra poco più di un mese arriveranno anche le prime risposte.

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