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Juric ora è contento: con la panchina lunga ha quasi due squadre

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Anche i nuovi hanno lanciato la loro sfida, adesso Ivan Juric ha davvero l’imbarazzo della scelta in ogni reparto. Anzi, ha pure più calciatori del previsto dal momento che in rosa figurano 30 elementi e che il Toro ha un’unica competizione da disputare (più la Coppa Italia, negli ultimi anni un vero e proprio tabù), ma almeno durante la settimana può stimolare la concorrenza. È come se avesse a disposizione due squadre al completo, più le riserve, e finalmente anche la panchina granata ha qualità e quantità: fino alla stagione scorsa, infatti, ogni allenatore andava in crisi quando mancava qualche titolare. Oggi, invece, se manca Belotti è pronto Sanabria, e i risultati si sono visti contro la Salernitana. E anche in difesa, qualora fosse indisponibile Izzo, è pronto il giovane Zima, il quale ha dimostrato di avere la personalità giusta per diventare già ora un punto fisso dell’undici di Juric. Vale lo stesso discorso anche per la mediana: Mandragora e Lukic sono partiti avanti rispetto alla concorrenza, ma ci sono Pobega e Praet che scalpitano, oltre ai jolly Rincon e Baselli che, se gestiti nella giusta maniera, potrebbero ancora garantire il loro contributo, magari per un minutaggio limitato. Tante pedine, inoltre, sono polivalenti: proprio il belga ha ammesso di poter giocare da interno di centrocampo o da trequartista, come accaduto nello spezzone di gara contro la Salernitana che ha rappresentato il suo esordio, o Linetty, anche lui duttile e utile in più ruoli. Sulla trequarti, poi, Juric si può davvero divertire: ha già sperimentato Pjaca, deve ancora scoprire Brekalo, quasi tutti i suoi i centrocampisti hanno anche la qualità giusta per poter agire tra le linee di centrocampo e attacco. «Tutti vogliono giocare, spero di farlo già a Reggio Emilia» diceva il croato prelevato dal Wolfsburg, il quale prova così a candidarsi in vista del prossimo impegno di campionato. E non sono ancora stati citati Verdi e Zaza: due dei colpi di mercato più importanti dell’era Cairo, due dei giocatori dagli stipendi più pesanti, toccherà a loro mettersi a completa disposizione di Juric per dimostrare che l’investimento fatto non è stato così fallimentare. In questo periodo sono bloccati da fastidi fisici.

Intanto, il club ha già fatto partire la vendita dei biglietti per i prossimi impegni casalinghi. Chiusa la campagna dei mini-abbonamenti, ora si potrà acquistare un tagliando per la singola partita: per la Lazio si va dai 15 euro delle curve ai 165 della Tribuna Grande Torino, mentre per il derby ci sono tre fasi di vendita. Si è partiti con la prelazione per i vecchi abbonati, poi dal 20 al 26 settembre si passerà ai possessori della fidelity card, dal 27 settembre partirà la vendita libera. Ora il costo di un biglietto in curva è di 25 euro, poi durante l’ultima fase di vendita passerà a 45 euro.

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