l'editoriale
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19 Novembre 2021 - 07:55
Non ha avuto la solita ricarica azzurra, anzi: per Andrea Belotti è stata una pausa per le nazionali fortemente negativa, sotto tutti i punti di vista. Come squadra, dal momento che insieme ai compagni sta tornando a vivere gli incubi del 2017 nella corsa al Mondiale, e come singolo, con gli zero gol segnati negli 84 minuti complessivi che gli ha concesso il ct Mancini tra Svizzera e Irlanda del Nord. Il Gallo non ha sfruttato l’occasione, nonostante l’indisponibilità di Immobile, e si è pure beccato qualche critica, dal momento che il suo apporto in zona offensiva è stato quasi nullo. Ora è già tornato agli ordini di Ivan Juric, per la nazionale e per gli spareggi mondiali c’è tempo per pensarci, mentre la sfida contro l’Udinese è dietro l’angolo. E, storicamente, i bianconeri gli portano bene: Belotti ha realizzato sette reti in 14 precedenti contro i friulani, soltanto contro Sampdoria e Sassuolo ha timbrato più volte. Se il Toro non è ancora riuscito a decollare in questa stagione è anche perché non ha quasi mai potuto contare sul miglior Gallo. Gli acciacchi estivi, il mese e mezzo passato in infermeria tra settembre e ottobre, un rientro più lungo del previsto: «Rivedremo il miglior Belotti soltanto dopo la sosta» diceva il tecnico qualche settimana fa. Adesso è arrivato il momento di dare risposte, migliorando il misero score di due gol in otto apparizioni complessive in stagione, coppa Italia compresa. I passi avanti mostrati contro la Sampdoria sono stati sostituiti dalle immagini di La Spezia, dove il Gallo non è riuscito a incidere. Anche lunedì partirà titolare: Juric punterà su Belotti contro l’Udinese, il capitano deve voltare pagina e tornare a fare il vero Gallo. Intanto, si ferma Rodriguez: c’è lesione muscolare, nuovi esami la prossima settimana. Ieri, infine, Djidji è stato sottoposto a un intervento di riduzione della frattura delle ossa nasali rimediata nell’allenamento di mercoledì.
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