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Il Napoli è a Torino, stavolta si gioca? Allegri: «Noi pronti»

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In bilico fino a ieri pomeriggio attorno alle 16, fino a quando l’Asl di Napoli ha dato di fatto il via libera alla partenza dei partenopei alla volta di Torino. Questa volta - nonostante l’ennesima positività di Meret - l’azienda sanitaria locale campana non ha messo in quarantena gli azzurri di Spalletti. Ebbene, oggi alle 20:45, Juventus-Napoli si dovrebbe giocare, non come accadde nello scorso campionato quando l’Azienda sanitaria di Napoli bloccò la partenza dei partenopei. Meglio usare il condizionale in questi casi, visti i tempi che corrono. Intanto, ieri, mentre erano già in volo per Torino sono stati messi in quarantena anche Zielinski, Rrahmani e Lobotka (perché senza terza dose): i tre potrebbero comunque scendere in campo in quanto «l’isolamento si può lasciare per motivi di lavoro».

In casa Juventus - recuperati anche Arthur e De Winter che ieri si sono negativizzati -, Allegri professa serenità: «La mia opinione non conta nulla - ha detto Allegri parlando dell’emergenza sanitaria -, c’è chi detta le leggi e da lì non si scappa ma siamo in uno stato d’emergenza e nell’emergenza vanno trovate soluzioni, nel bene e nel male: gli allenatori possono solo valutare chi hanno a disposizione e chi no, con quelli ci si allena e si gioca». Per la Juve, intanto, è arrivato il momento di aumentare ulteriormente i giri: «Ci è mancata una certa velocità di crociera, ma è ciò che serve per raggiungere gli obiettivi - ha specificato - e ora bisogna tenere il motore sempre acceso: cerchiamo di vincere la prima dell’anno e di fare un passo alla volta, dando un altro colpetto alla classifica». L’obiettivo resta la qualificazione in Champions, per lo scudetto c’è un’unica favorita, secondo l’allenatore bianconero: «È la maggiore accreditata, non me ne voglia Inzaghi ma credo che soltanto l’Inter possa perdere questo titolo». E sul mercato di gennaio, Allegri svela due certezze: «Morata non si muove dalla Juve e la rosa resterà questa al 99%» le indicazioni in vista del mese di trattative. «Ci siamo parlati e gli ho detto che non se ne va da qui a prescindere da tutte le voci - ha detto sullo spagnolo - e io sono contento del suo rendimento: ha segnato sette gol senza calci piazzati, per sostituirlo servirebbe uno tra i quattro o cinque migliori e nessuno te li dà». E per quel che riguarda gli eventuali innesti, invece, Allegri li individua in chi ha ormai recuperato dai rispettivi acciacchi: «Saranno Dybala e Chiesa, sono sicuro che faranno quattro mesi molto importanti: a gennaio non si fanno rivoluzioni e gli acquisti incidono poco». I due uomini offensivi, con l’argentino che non gioca dall’11 dicembre e il classe 1997 addirittura dal 27 novembre, sono pronti a tornare titolari a supporto di Morata. E se in attacco mancherà Kaio Jorge, fermato dall’influenza al pari di Pellegrini, i veri problemi riguardano la difesa: «Danilo sarà a disposizione dalla prossima settimana, Bonucci non ci sarà domani e domenica e lo valuteremo per la Supercoppa» le assenze nel pacchetto arretrato, oltre a Chiellini positivo al Covid. «Ho due centrali» ha detto Allegri, dunque la coppia davanti a Szczesny sarà De Ligt-Rugani. Arthur si è negativizzato, dicevamo, e sarà a disposizione, ma parte dietro a Bentancur e Locatelli, mentre Ramsey ha ormai le valigie pronte: «Ha avuto qualche giorno di permesso per allenarsi in Inghilterra ed è tornato a Torino, ma posso dire che è un giocatore in uscita» la posizione di Allegri sul gallese, che ora cercherà una sistemazione dopo tanti mesi vissuti ai margini.

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