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È la Juve di Vlahovic e Dybala: «Ora sì che può batterle tutte»

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Una Signora di carattere: l’abbiamo vista domenica sera al Gewiss Stadium di Bergamo, dove la squadra di Max Allegri ha recuperato una partita che sembrava ormai compromessa negli ultimi minuti di gioco, grazie al colpo di testa insaccato da Danilo. Un gol che non è arrivato per caso. Allegri le ha provate tutte fino alle fine, inserendo attaccanti dopo attaccanti e giocatori offensivi - Cuadrado - su giocatori offensivi. Un messaggio recepito chiaramente da Dybala e compagni che non hanno mollato la presa fino all’ultimo minuto della partita: “Fino alla fine”, appunto. Con l’arrivo di Vlahovic - a secco domenica sera ma comunque centro di gravità dell’attacco bianconero - la Juve è cresciuta non solo tecnicamente ma anche caratterialmente. Calciatori che sembravano smarriti, come Adrien Rabiot, sono in crescita. Per non parlare di calciatori come De Sciglio, ripescati da Max Allegri in questi mesi. Senza dimenticarsi di quei due là davanti, ovvero Morata e Dybala. Due che hanno svoltato con l’arrivo dell’attaccante serbo al centro dell’attacco della Juve. Per una volta, come non succedeva da tempo alla Signora, i bianconeri non sono stati schiacciati dallo strapotere dell’Atalanta ma a tratti hanno dominato i bergamaschi meritando il pareggio ottenuto nel finale. Anche Fabio Capello, sempre critico con la Signora negli ultimi tempi, vede una squadra, quella di Allegri, in netta ascesa. «La Juve - ha detto a Sky - può batterle tutte. È pericolosa per tutte. Per lo scudetto? No, quello è dell’Inter. Vlahovic ha cambiato la squadra, Morata secondo me gioca nel posto dove rende di più, non è un goleador. Dybala con l’Atalanta mi ha entusiasmato, e io non sono un “dybalista”. Si vedeva che volava trascinare la squadra. Contro una squadra aggressiva e determinata, ha giocato con convinzione. Un Dybala così non si discute, insieme a Vlahovic è il migliore, sono difficili da marcare».
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