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La carica di Mancini: «Voglio andare al Mondiale e vincerlo»

Missione Mondiale, passando ancora una volta dai playoff. È cominciata ieri a Coverciano la settimana più importante per l’Italia del ct Mancini. I Campioni d’Europa sono pronti a giocarsi l’ultima occasione per conquistare il pass per Qatar 2022. Una vera e propria ultima chiamata per gli Azzurri. «Il nostro obiettivo è vincere il Mondiale - ha ribadito il ct - e per vincerlo dobbiamo vincere queste due partite». Il Mancio, poi, ha spiegato subito le scelte dei convocati: «Ho cercato di portare chi poteva essere più utile - ha detto - non abbiamo tanto spazio per poter provare cose nuove. La base è stata quella dei giocatori venuti all’Europeo, tranne Bernardeschi che ad esempio non stava benissimo o qualcun altro rimasto fuori. Ma non ne potevo portare 40, così sono già abbastanza. Su chi non sta ancora benissimo faremo delle valutazioni». Tra “color che son sospesi” ci sono le due colonne della difesa azzurra: Chiellini, non ancora al meglio, e Bonucci, fermo ai box e forse recuperabile per la seconda partita: «Giorgio sta abbastanza bene - ha aggiunto -, il fatto di aver giocato è positivo. Probabilmente non farà le due partite, ma ne parleremo insieme e decideremo. Leo si sta allenando, sta abbastanza bene, ma sarà valutato per la seconda partita. Una squadra per vincere deve avere una grande difesa!». E a chi gli chiede perché abbia preferito Joao Pedro a Balotelli spiega: «Anche numericamente non potevo portarne un altro. È chiaro che lasciare un giocatore a casa dispiace sempre, che si tratti di Balotelli, Calabria o Bernardeschi. Ma la valutazione è stata che Joao Pedro può fare anche la seconda punta oltre che l’esterno d’attacco». Sulla sfida di giovedì avverte: «Non diamo per scontata la prima partita - ha avvisato -, non sarà semplice, poi eventualmente ci saranno altri quattro giorni per preparare la seconda. Sono fiducioso perché so di avere bravi giocatori e professionisti, che hanno costruito dal nulla una vittoria all'Europeo quando nessuno ci credeva. La fiducia deve ripartire proprio da questo, da ciò che abbiamo fatto». Anche gli ultimi successi azzurri del weekend lasciano ben sperare: «Lo sport italiano - ha concluso - dà sempre grandi soddisfazioni, poi non si può sempre vincere. Quest’estate abbiamo iniziato noi e gli altri ci hanno seguito, ora speriamo accada il contrario».
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