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La carica di Lukic: «Ci mancava una vittoria del genere»

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C’erano sorrisi grandi così domenica sera negli spogliatoi granata. Finalmente al Toro si può godere: seconda vittoria consecutiva (terza se si considera anche la Coppa Italia), primo successo di Juric con una big, classifica che torna ad essere interessante con l’8° posto dell’Udinese distante soltanto 5 punti. E quasi è passato inosservato, o meglio ci si è voluto passare sopra, la clamorosa svista al Var sul 2-1 di Messias. «Oltre gli ostacoli, senza paura, contro chiunque. Questo Toro ha qualcosa di speciale: un cuore grande così» ha scritto sui social Alessandro Buongiorno. La fascia è stata sul suo braccio per 73 minuti, poi al momento del cambio è passata su un braccio non indifferente: quello di Sasa Lukic, il capitano designato a inizio stagione prima del fattaccio pre-Monza. E anche questo episodio può rappresentare una nuova ripartenza granata.

«Tre punti fondamentali»

Proprio il serbo ha commentato il successo: «È stata una vittoria di squadra, abbiamo fatto una grande partita e sono tre punti fondamentali perché danno tanta fiducia a tutti - le parole di Lukic - anche se nei primi dieci minuti non abbiamo fatto come si deve». Una vittoria di prestigio e soprattutto storica, i rossoneri erano imbattuti da 17 trasferte: «Ci mancava un successo così, siamo riusciti a farlo contro i campioni d’Italia che avevano perso soltanto contro il Napoli» l’analisi di Lukic dopo il 2-1. All’orizzonte ci sono le gare contro Bologna e Samp, poi la Roma pre-Mondiale: «Sarà il mio primo ed è inevitabile pensarci, ma prima devo fare bene con il Toro - dice - e siamo focalizzati su queste tre partite: possiamo fare bene e salire ancora più su». E sul futuro, con un rinnovo di contratto che resta in bilico: «Io sono qui con la testa e fino a che starò qui darò il massimo, quello che è successo è alle spalle - spiega il serbo – e voglio migliorare e crescere fino a che starò qui darò tutto per il Toro: magari resterò dieci anni, magari uno, non si sa».

Crescita continua

Chi, invece, è appena approdato in granata è Perr Schuurs, altro protagonista. «Abbiamo meritato, ci abbiamo creduto fin dall’inizio ed è la vittoria di tutti» spiega l’olandese. Ora si è preso il posto da titolare e non vuole più lasciarlo: «Ma ci aiutiamo l’uno con l’altro, sono contento del rapporto che ho con i miei compagni», aggiunge il classe 1999. Ora si abbassa il livello delle avversarie ma serve tenere alta l’attenzione: «Godiamoci il momento, poi penseremo al Bologna» la ricetta di Schuurs per la settimana che è appena cominciata.

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