Juve vista Champions: cinque vittorie senza subire

È vero che all’appello in casa Juventus mancano ancora alcuni big - Paul Pogba su tutti - e i bianconeri li recupereranno proprio durante la sosta per il Mondiale in Qatar, ma con tutta probabilità, Massimiliano Allegri avrebbe voluto continua la rincorsa alle alte vette della Serie A. Sì, perché la sua Juve - pur non continuando a brillare - sta macinando vittoria dopo vittoria, racimolando punti su punti. Da giovedì sera, dalla vittoria al “Bentegodi” contro l’Hellas Verona, la Juve è tornata a mesi di distanza in zona Champions, stabilizzandosi al quarto posto con 28 punti in classifica. Davanti ci sono Napoli (38), Lazio (30) e Milan (30).

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Il filotto di vittorie dei bianconeri ha consentito ad Allegri di ridurre, e in alcuni casi annullare, le distanze dalle squadre che alla nona giornata erano davanti. Sono 41 i punti complessivi recuperati: soltanto il Napoli ha tenuto il passo della Juventus. Udinese e Atalanta le squadre che hanno perso maggiore terreno. Tutto merito delle cinque vittorie di fila ottenute in campionato e delle cinque partite in cui la Juventus non ha mai preso gol, serie che la Vecchia Signora non raggiungeva da dicembre 2018, ancora con Massimiliano Allegri in panchina. Quella di Verona, dopo quella di Lecce, è stata l’ennesima trasferta vinta di «Corto muso», come direbbe il tecnico livornese usando una delle sue massime più gettonate. In pratica massimo risultato con il minimo sforzo.

E domenica sera, all’Allianz Stadium, ci sarà il gran finale del 2022: a Torino, infatti, arriva la Lazio di Maurizio Sarri, ex mai apprezzato nell’anno trascorso sotto la Mole. Una sfida che nasconde molte insidie, contro una delle squadre più in forma del momento. Testa ai bianconcelesti, dunque. A partire già dall’allenamento di ieri. «Come sempre accade nel giorno immediatamente successivo alla partita - si leggeva ieri sul sito ufficiale bianconero - il lavoro è stato differenziato: scarico per chi è sceso in campo e ha giocato più minuti, mentre il resto della squadra ha lavorato sul possesso palla per lo sviluppo della manovra, con partitina con lavori specifici per i difensori. Vlahovic e Chiesa hanno lavorato parzialmente con il gruppo».