l'editoriale
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19 Novembre 2022 - 08:06
Domani si parte, il Qatar è pronto a entrare nell’occhio del ciclone di tutto il mondo. Tutti i paesi del pianeta si collegheranno tra Doha, Lusail, Al Khawr e Al Wakrah, le sedi degli stadi che ospiteranno le 64 partite totali della kermesse più attesa. Sarà ancora assente l'Italia, gli azzurri non sono riusciti a qualificarsi per la seconda volta consecutiva, ma ci sarà comunque un po’ di serie A: sono in 66 in totale a essere partiti dal Belpaese per l’avventura in Medio Oriente. E, più ancora nello specifico, in 16 hanno preso un volo da Torino, così il capoluogo piemontese è quello maggiormente rappresentato. Roma delude con appena sei convocazioni tra i giallorossi e la Lazio, Milano si ferma a 13 con sette rossoneri e sei nerazzurri (sarebbero stati sette, ma è arrivato il forfait in extremis di Correa), così diventa la città della Mole la regina dei Mondiali.
Undici della Juve, ben cinque del Toro, questi i numeri delle due squadre torinesi che saranno ben rappresentate in Qatar. E la coppa potrebbe davvero finire a Torino, con i bianconeri che partono decisamente favoriti nella corsa: tra Argentina, Brasile e Francia, Allegri ha prestato giocatori a tre delle Nazionali che partono in vantaggio rispetto alla concorrenza. Di Maria è riuscito a recuperare ed è partito per la Selecciòn insieme a Paredes, mentre è più nutrita la rappresentanza in verdeoro con Bremer, Alex Sandro e Danilo. L’altro grande favorito è Rabiot, una delle pedine dello scacchiere di Deschamps che si presenta in Qatar da campione in carica.
C’è chi sogna di essere l’outsider, in questo caso granata e bianconeri proveranno ad unire le forze: sono ben cinque i serbi totali partiti da Torino, con Milinkovic-Savic, Lukic e Radonjic da una parte del Po e la coppia Kostic-Vlahovic sull’altra sponda. E proprio il centrocampista granata ha lanciato un messaggio sul futuro: «Ho grandi ambizioni, sono sicuro che arriverò dove mi ero prefissato – le parole del classe 1996 - e se sarà dopo il Mondiale o la prossima estate, vedremo». E se la squadra di Ivan Juric “limita” la sua presenza in campo europeo, con il croato Vlasic e lo svizzero Rodriguez a completare l’elenco, la Juve tocca anche l'America: è il caso di McKennie, chiamato per difendere la bandiera a stelle e strisce degli Stati Uniti.
Infine ci sono altri due bianconeri, i polacchi Szczesny e Milik. Dalla città della Mole, però, non sono partiti africani, con il Continente Nero che non avrà rappresentanti dal capoluogo piemontese. E i derby? Un girone sarà praticamente tutto a tinte granata-bianconere: si tratta del gruppo G, dove oltre al Camerun ci saranno Brasile, Serbia e Svizzera. Gli argentini e i polacchi della Juve, invece, si sfideranno nel gruppo C. Juric e Allegri saranno spettatori interessati, in attesa che tutti rientrino alla base: la finalissima è fissata per il 18 dicembre, a quel punto il rientro slitterebbe oltre la prima giornata di campionato fissata per il 4 gennaio.
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