L’annuncio sarebbe già previsto per lunedì prossimo, solo dopo che sarà ufficializzata la rinuncia del Trentino ad ospitare a Baselga di Piné le gare di “speed skating” delle Olimpiadi del 2026. Uno scenario che, nei giorni scorsi, aveva fatto rialzare le quote di Torino per ospitare almeno una delle discipline dei Giochi assegnati a Milano e Cortina. In particolare il pattinaggio in velocità per cui Comune e Regione avevano già dato la disponibilità dell’Oval che, a quasi vent’anni dall’accensione del braciere all’ombra della Mole, potrebbe tornare alla sua prima vocazione. Quella sportiva. Un primo indizio, sebbene non manchino parziali conferme da parte dei “ben informati” nei palazzi della politica, arriva dal presidente del Cus, Riccardo Delicio. «È almeno un anno e mezzo che si lavora per questo obiettivo, sicuramente l’Oval verrà utilizzato e sicuramente le Universiadi approfitteranno della possibilità di ospitare un “test event” per cui proporrò la gara di “pista lunga”» aggiunge Delicio che, proprio la settimana prossima, sarà a New York insieme con il sindaco Stefano Lo Russo e il governatore Alberto Cirio per ritirare la “fiaccola della conoscenza” che accenderà il braciere dei Giochi universitari del 2025. Fino a lunedì prossimo, però, nessun altro sembra intenzionato a sbilanciarsi nel confermare o smentire quella che, al momento, sembra ben più di una ipotesi. Almeno non prima dell’incontro già previsto tra il Coni, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e il Comitato organizzatore delle Olimpiadi di Milano e Cortina, propedeutico al vertice definitivo con cui il Cio potrebbe formalizzare il ritorno in pista di Torino e la rinuncia di Trento per ragioni economiche. Sarebbero troppi, infatti, 60 milioni di euro per allestire un nuovo impianto per il pattinaggio di velocità e questo avrebbe determinato il passo indietro che ha permesso a Torino di farsi avanti, riaccendendo le speranze di chi non ha mai smesso davvero di crederci. Ad esempio l’assessore allo Sport della Regione, Fabrizio Ricca, che solo pochi giorni fa si diceva «felice» della possibilità di riportare anche solo un pezzo delle Olimpiadi nel Torinese. «Di un esempio di perseveranza piemontese, che se andrà come speriamo segnerà la vittoria per tutti» aveva parlato, invece, il presidente di Torino 2025 World University Games Winter, Alessandro Sciretti per il quale «la prospettiva di poter avere una competizione olimpica non può che valorizzare Torino 2025, anzi, ci offrirebbe la possibilità di inserire il pattinaggio di velocità come disciplina opzionale: lo "speed skate" alle Universiadi potrebbe diventare “test event” per il 2026». Più complicato e decisamente più costoso, invece, sarebbe riaprire gli impianti olimpici di Pragelato e Cesana che in occasione di Torino 2006 avevano ospitato le discipline del salto e del bob, mentre per il pattinaggio dovrebbe bastare il riallestimento della pista all’Oval già prevista per le Universiadi.
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