l'editoriale
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31 Gennaio 2023 - 08:43
L’appello di Juric non è stato ascoltato, Lukic saluta il Toro dopo sei e anni e mezzo. Il tecnico perde una pedina fondamentale per la sua squadra, il club di via Arcivescovado incassa una decina di milioni dalla cessione al Fulham: difficile pensare di poter ricavare una cifra superiore, dal momento che il suo contratto sarebbe andato in scadenza a giugno 2024. A nulla è servita un’offerta da circa un milione e mezzo per prolungare, praticamente il doppio rispetto all’attuale stipendio del serbo, che invece in Inghilterra supererà di gran lunga i due milioni.
Così la coperta in mediana resta corta: Juric invocava un innesto, è arrivato Ilic ma è uscito Lukic. E potrebbe andarsene pure Ilkhan, corteggiato dalla Cremonese. Il Toro si ritrova potenzialmente più forte, con il classe 2001 ex Verona che ha enormi margini di miglioramento, ma attualmente indebolito, perché l’ormai ex capitano si era dimostrato insostituibile e la conferma è arrivata anche dalla sua ultima apparizione ad Empoli. Come in estate, con Schuurs che ha preso il posto di Bremer, ora la storia si ripete, con i granata che non riescono mai a fare il definitivo salto di qualità.
«Sono giovane e posso crescere, il Toro è un grande club e vengo qui con il sorriso» le prime parole di Ilic ai canali ufficiali del club. «Il mister è stato il primo ad accogliermi in Italia, avevo 19 anni e ha sempre creduto in me - continua il ventunenne nato a Nis, in Serbia - e qui ritrovo tanti compagni della Nazionale, sarà bello giocare con loro». Ha scelto il numero 8, alle spalle ha anche un’esperienza in Qatar: «È stato bellissimo, sono state tre settimane incredibili perché ogni bambino ha il sogno di giocare un mondiale rappresentando il proprio paese» il ricordo di un’avventura che però, per la Serbia, è stata disastrosa. Ora comincia un nuovo capitolo, già domani scriverà la sua prima pagina in granata: Ilic è stato provato con i titolari, per la coppa Italia contro la Fiorentina rincorre una maglia dal primo minuto sfidando Adopo e Linetty. Questo è uno dei due dubbi di Juric per la partitissima di domani alle 18 al Franchi, l’altro riguarda l’attacco: rilanciare Sanabria dopo il gol di Empoli o riproporre Seck che tanto bene fece contro i viola in campionato? Il ballottaggio è aperto, mentre nelle altre zone del campo le scelte sono praticamente obbligate: terzetto con Schuurs-Buongiorno-Rodriguez, dal momento che Djidji è squalificato e Zima ha un ginocchio malconcio; Ricci in regia con Singo e Vojvoda sulle corsie laterali; Miranchuk e Vlasic a giostrare sulla trequarti per non dare punti di riferimento. Oggi, invece, si vivranno le ultime ore di mercato: si chiude alle 20, la speranza di Juric è che si possa tentare ancora un assalto per arrivare al pupillo Praet.
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