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CAPOLINEA EUROPEO

Dramma Juve, Vlahovic illude
Ma in finale con la Roma ci va il Siviglia

In vantaggio con il serbo, i bianconeri si sono fatti rimontare da due ex scarti della Serie A

Dramma Juve, Vlahovic illudeMa in finale con la Roma ci va il Siviglia

L'ex milanista Suso esulta dopo aver messo a segno il gol del pareggio

Niente da fare, l’Europa resta un tabù per la Juve. A Budapest contro la Roma ci sarà il Siviglia, gli andalusi ribaltano il gol di Vlahovic con gli ‘ex italiani’ Suso e Lamela. Allegri è tradito dai big, con Cuadrado che non ne azzecca una e soprattutto Di Maria e Chiesa a deludere le attese tra prove sottotono ed errori gravi. Allegri aveva annunciato di avere un dubbio per reparto, alla fine preferisce Gatti ad Alex Sandro, sorprende con Iling-Junior al posto di Kostic e lancia Kean nel tandem offensivo con Di Maria. Così la panchina a sua disposizione è davvero di lusso, con la possibilità di giocarsi a gara in corso le carte Chiesa, Milik e Vlahovic. La Juve è subito pericolosa al 15’, la testa di Gatti sul corner battuto da Fagioli trova una grande risposta di Bounou, ma qualche minuto dopo anche Szczesny è costretto al miracolo. Il Siviglia comincia ad alzare i ritmi ma è ancora la Juve ad andare vicina al colpo grosso, con Kean che alla mezz’ora va via in velocità a Badé e poi tenta un diagonale che colpisce il palo esterno. A fine primo tempo Fagioli ha la peggio nel violento scontro con Gudelj ed esce in barella (si teme la frattura della clavicola), Allegri decide di sostituirlo con Paredes e Locatelli va a fare la mezzala. Nel finale, Cuadrado rischia tanto con un’entrata in scivolata su Torres non giudicata da rigore dal Var. I bianconeri cominciano bene anche nella ripresa, Rabiot e Bremer sfiorano il palo con i loro tentativi. Allegri lancia Chiesa e Vlahovic, il serbo al primo pallone trova il tocco vincente per far sognare la Juve. Da lì in poi, però, è un’assalto del Siviglia, con Suso che batte Szczesny da fuori e il portiere che si deve superare ancora sull’ex Milan, su Gil e su En-Nesiry per portare la sfida ai supplementari. La Juve sembra averne di più ed è subito pericolosa con Vlahovic e Chiesa, ma Lamela è lasciato libero in mezzo all’area e di testa gela i bianconeri al 94’. Allegri si gioca la carta Milik per gli ultimi 15’ e ha cinque minuti abbondanti in superiorità numerica per il doppio giallo ad Acuna ma non basta, sarà il secondo anno di fila senza trofei per la Juve.

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