Daniil Medvedev re di Roma
"Ho sempre odiato la terra rossa"

Daniil Medvedev vince anche su una superficie a lui non consona. Il russo non dimenticherà mai questi Internazionali d’Italia. Al Foro Italico, il 27enne moscovita conquista il sesto Masters 1000 della carriera, il primo sulla terra rossa: la finale contro Holger Rune, slittata a causa della pioggia, lo vede imporsi per 7-5 7-5, dopo un’ora e 43 minuti di gioco. «Ho sempre provato a fare del mio meglio nella mia carriera ma sono sorpreso e felice perché ho vinto un torneo sulla terra, una superficie che ho sempre odiato. Rune ha giocato una gran partita, io sono arrivato a Roma con ottime sensazioni e sentendomi stranamente in gran forma. Sono estremamente felice per quello che sono riuscito a fare». Ha detto il russo al termine dell’ultimo impegno nella Capitale.
Un successo in effetti quasi a sorpresa quello del moscovita, che nelle sue tre precedenti apparizioni a Roma non aveva vinto nemmeno un match. Ma in questa edizione il russo ha sfoggiato un tennis quasi inedito, con una copertura del campo che è stata uno dei suoi principali punti di forza. Chiedere per credere a Zverev e Tsitsipas, fra le vittime illustri di Medvedev, fino a Rune che si presentava con la finale di Montecarlo (dove aveva battuto il russo nei quarti) e il titolo conquistato a Monaco di Baviera nel suo curriculum stagionale sul rosso, oltre alle vittorie su Djokovic e Ruud ottenute al Foro Italico.
Dopo la sconfitta subita nella finale degli Internazionali di tennis di Roma contro Daniil Medvedev, Holger Rune ha mostrato sportività e gratitudine nei confronti del suo avversario, mentre rifletteva sulla sua esperienza nel torneo: «Faccio i miei complimenti al mio avversario perché ha giocato un grande torneo e una grande finale», ha affermato. Il tennista danese ha saputo apprezzare le qualità del suo avversario. Rune ha voluto ringraziare il suo team e la sua famiglia per il sostegno ricevuto. Inoltre, Rune ha espresso il suo amore per l’Italia e ha definito la sua settimana a Roma come «bellissima».

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