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HOCKEY PRATO

Tre ragazze del Cus Torino sul tetto d'Europa: "Ecco quando è arrivata la svolta..."

Intanto la Torino Universitaria è stata ripescata nel campionato Elite

Tre ragazze del Cus Torino sul tetto d'Europa: "Ecco quando è arrivata la svolta..."

Giulia Bosco, Francisca Eschoyez e Silvia Omegna

Hanno gioito in maglia azzurra le cussine Francisca Eschoyez, Giulia Bosco e Silvia Omegna, che con la Nazionale Under 18 si sono aggiudicate gli Europei B di Zagabria, conquistando la qualificazione alla Pool A del 2025. Francisca era la capitana e difensore, Silvia il portiere e Giulia una centrocampista, tre pilastri della compagine guidata da coach Roberto Carta che, dopo aver pareggiato per 0-0 con la Lituania e aver ceduto per 2-1 alla Repubblica Ceca, hanno battuto nelle ultime due gare la Croazia per 5-2 e la Svizzera per 2-1. «È stato super emozionante - ricorda la 17enne Francisca - perché il pareggio fra le ceche e le lituane ha reso decisiva per il primo posto la nostra sfida contro le elvetiche. Sentivamo la pressione, la sconfitta e anche il pareggio ci avrebbero retrocesso nella Pool C. Dopo il gol del vantaggio di Bevilacqua, le avversarie hanno impattato a 3’ dalla fine e la rete di Di Paola all’ultimo minuto ha scatenato un’euforia inarrestabile». Le tre ragazze con il Cus quest’anno sono state protagoniste di due scudetti, su prato e indoor, con l’Under 21 e di quello al coperto con l’Under 18. Un magico trittico, che per Eschoyez si è sommato alla promozione in Elite indoor, ottenuta con la prima squadra. Francisca a Zagabria ha disputato il suo terzo Europeo, dopo quelli del 2021 con l’Under 19 e del 2022 con l’Under 21, ed è già stata convocata per due raduni nella Nazionale maggiore. Ha i nonni torinesi ed è nata a Lavagna da mamma Delma Barbara Arias e papà Alejandro, ex giocatore e ora tecnico di rugby, entrambi argentini. I suoi due fratelli sono rugbisti. «Papà, che pure lui è stato capitano, - racconta - ogni giorno mi mandava in Croazia dei messaggi, con delle foto e delle frasi per caricarmi. Anche mamma mi aiuta sempre, lei è fisioterapista e quando ho qualche dolore so che sono in buone mani. Oltre all’hockey nella mia vita c’è lo studio. Il prossimo anno avrò l’esame di maturità, poi vorrei iscrivermi all’Università, a Psicologia, ma non lascerò lo sport. In futuro vorrei andare a giocare all’estero». Intanto in casa Cus si festeggia l’altra buona notizia del rispescaggio della Torino Universitaria nel campionato Elite, che sarà a sette squadre.

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