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la presentazione

"Mi chiamo Giuntoli, risolvo problemi": ecco i piani del nuovo dirigente Juve

Da Pogba ad Allegri, da Bonucci a Lukaku: tanti i temi caldi sul tavolo

Cristiano Giuntoli

Il ds Giuntoli è al lavoro per costruire la nuova Juve

Sentendolo parlare in conferenza stampa verrebbe da paragonare Cristiano Giuntoli a un “mister Wolf” di “tarantiniana” memoria. «Mi chiamo Giuntoli, risolvo problemi», verrebbe da dire parafrasando le parole del personaggio del film “Le Iene”. «Competitivi e virtuosi», sono gli aggettivi che l’ex Napoli cita più volte. Su di lui punta molto la Juventus per tornare a essere competitiva in campo e sostenibile fuori. Dopo aver ringraziato il Napoli, le prime impressioni sul mondo Juve: «Ho avuto veramente un’accoglienza straordinaria - ha raccontato -. Ho trovato qualità in tutti i tipi di settori. Dal mister, allo staff, ai calciatori. Si sono messi tutti a grande disposizione». «Alla fine conta quello che faremo da qui in avanti - ha continuato -. La cosa che mi ha chiesto la società è di tornare a essere competitivi, sostenibili perché il mondo va in questa maniera. Dobbiamo dare un occhio ai conti ma anche alla storia della Juve per essere competitivi in Italia e nel mondo. La mia prerogativa è fare tanto con quello che ho a disposizione, questo l’ho dimostrato negli anni quindi voglio portare la mia esperienza all’interno di questo club prestigioso». La Juve, in sua assenza, non è stata a guardare: «Io sono appena arrivato - ha spiegato - ma il club si è già mosso in maniera straordinaria perché a giugno ha confermato e non era scontato Rabiot, che è uno dei centrocampisti più forti del mondo, titolare nella Francia. Ha preso Weah che è un calciatore di grandissima prospettiva e talento, poi ha riscattato Milik. La Juve gran parte del mercato lo ha fatto. Ora abbiamo tanti giocatori in tanti ruoli, dobbiamo razionalizzare la rosa. Le priorità sono queste. Poi in futuro, prendere dei ragazzi giovani è importante. Dobbiamo trovare equilibrio tra sostenibilità e competitività. La competitività si ottiene con il talento, la gioventù e l’esperienza, dobbiamo miscelare bene queste cose». La Juve ricomincia da Allegri: «Lo scorso è stato un anno straordinariamente difficile - ha detto -. Una persona del suo livello, della sua caratura è l’ideale, avere un condottiero del genere. L’anno scorso la Juve ha fatto un’annata importante, ha lanciato dei giovani. Allegri è la persona in grado di portare avanti questo percorso con grande qualità. Per ottenere grandi risultati ci vogliono talento, mentalità e disciplina». Tante le questioni che andranno affrontate in un mese e mezzo di mercato. «Vlahovic e Chiesa? Ci puntiamo ma se arrivano offerte...». Bonucci, invece, è un caso chiuso: «Anche se non abbiamo ancora trovato una soluzione che a lui aggradi». McKennie, intanto, rientra nel progetto, per ora. E Lukaku? Almeno a parole, le porte sembrano chiuse: prima bisogna vendere. «Pogba, invece, dopo un’annata travagliata ha voglia di tornare», ha detto Giuntoli. La Juve non sa ancora se giocherà la Conference ma sugli obiettivi: «Di sicuro non mi pongo dei limiti - ha concluso -. Noi dobbiamo fare il massimo. Tutti i giorni io mi alzo cercando di fare il massimo per me stesso e cercando di aiutare gli altri a fare il massimo. Quindi noi dobbiamo fare il massimo per la Juventus. In questo momento qualsiasi limite uno si mette non è corretto».

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