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PIANETA BIANCONERO

Corsa scudetto: ecco perché la Juve di Allegri non può più nascondersi

Sette punti in più rispetto alla scorsa stagione, niente Coppe Europee da disputare e pochi gol subiti

Corsa scudetto: ecco perché la Juve di Allegri non può più nascondersi

Due ex rossoneri assoluti protagonisti della notte di San Siro. Da una parte l’uomo partita, Manuel Locatelli, dall’altra, invece, Massimiliano Allegri, autore di uno show a bordo campo nel finale del posticipo giocato contro la squadra di Pioli. La Juve - a due anni di distanza - è riuscita a sbancare la Milano Milano rossonera, mandando un messaggio forte e chiaro alla corsa scudetto, specie perché la Signora non ha gli impegni infrasettimanali per le Coppe Europee. Allegri si schernisce e rimanda al mittente le dichiarazioni sul ruolo di favoriti della Juventus: «Non è una partita che cambia molto, la favorite restano Inter, Milan e Napoli - il commento del tecnico sulla corsa al titolo - e noi dobbiamo essere coscienti di dover migliorare, se ci accontentiamo non andiamo da nessuna parte».


Certo è che la vittoria contro il Diavolo rossonero è pesantissimo, anche così si spiega la sua arrabbiatura, con tanto di lancio di giacca e cravatta, negli ultimi minuti della sfida. E adesso la classifica sorride perché, al netto dell’obiettivo che rimane un posto in Champions, l’Inter è a due lunghezze e il Milan ad appena una. I bianconeri sono terzi, ma soprattutto hanno un +7 rispetto allo scorso anno. E’ una Juve che sta ritrovando una solidità difensiva incredibile - nonostante l’emergenza -, tanto che quello di San Siro è stato il sesto clean-sheet (porta inviolata) in nove giornate, con l’ultimo gol subito che risale addirittura allo scorso 23 settembre, alla serata di Reggio Emilia contro il Sassuolo.

E, a proposito di retroguardia, alla Scala del Calcio di San Siro ha fatto il suo esordio un altro giovane di cui si parla un gran bene, un altro prodotto della squadra Next Gen: stiamo parlando dell’olandese Dean Huijsen. Diciotto anni, Dean, è già da qualche tempo, insieme a Yildiz, che si allena in pianta stabile con la prima squadra. Ad aprile ha spento 18 candeline. «Una serata che sognavo da bambino, una di quelle da ricordare per tutta la vita» ha scritto sui social. La Juve ha risposto con una foto di Dean a San Siro e una di Dean bambino, a 9 anni, con la scritta “Juventus” in fronte. La Vecchia Signora nel destino.

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