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Serie A

Alla Juve basta Miretti per inseguire l'Inter. Ma il match finisce in Parlamento

Un gol e poi tanta resistenza. Il baby bianconero: "Aspettavo da tanto la prima rete in A"

Alla Juve basta Miretti per inseguire l'Inter. Ma il match finisce in Parlamento

Quattro vittorie di fila e l'Inter nel mirino. La Juventus passa a Firenze, nel posticipo domenicale, grazie a una rete di al 10ç del primo tempo. I bianconeri grazie ad una difesa imbattuta da sei gare e pur con poco gioco si mantengono a -2 dall'Inter capolista, allungano sul Milan e sono a +7 sulla quinta in classifica.

Ma restano le polemiche e le ombre su un match che in molti, dai tifosi viola alla politica, non volevano fosse giocato, per via dell'emergenza alluvione in Toscana. Tra loro c’è anche Matteo Renzi, Senatore della Repubblica ed ex Presidente del Consiglio dei Ministri. Il politico fiorentino sulle sue pagine social ha condiviso queste parole dopo la decisione dell’Osservatorio per le Manifestazioni Sportive, nel pomeriggio, di non disporre alcun rinvio: «Assurdo giocare in queste condizioni, in Parlamento firmerò una interrogazione sulla vicenda».

Decide una rete di Miretti all’alba della partita con Rabiot e compagni che poi hanno deciso di arretrare il proprio baricentro e di consegnare il pallino in mano ai viola, che non hanno sfruttato la grande mole di gioco costruita e un dominio nel possesso, collezionando la terza sconfitta consecutiva in campionato.

Il piano gara della Fiorentina, che inizia molto aggressiva con due esterni offensivi come Nico Gonzalez e Kouame, e con Barak a supporto di Beltran, salta dopo 9 minuti, quando Kostic sfugge alla marcatura di Parisi e crossa da sinistra, trovando l’inserimento perfetto di Miretti che realizza.

I padroni di casa ci mettono svariati minuti a riprendersi dal duro colpo psicologico e si aggrappano a Nico Gonzalez, l’unico che sembra creare grattacapi alla Juve. Non è un caso che il numero 10 gigliato prima faccia le prove con un debole sinistro al 23’, per poi, dopo 5 minuti ancora, scaldare i pugni di Szczesny, sempre con il mancino. Gli ospiti di contro si adagiano sulla perfetta tattica italiana, ovvero difesa e contropiede ma Chiesa e Kean non sembrano in serata.

 «Il primo gol lo aspettavo da tanto, sono contento perché l’ho cercato a lungo e finalmente è arrivato, in più è valso i 3 punti su un campo difficile. Non cerco il gol ma la continuità, quindi spero ne arrivino altri». Lo ha detto, a Dazn, il centrocampista bianconero Fabio Miretti. «Ringrazio Marchisio perché si è fatto sentire spesso, anche in momenti difficili, la coincidenza rende tutto più bello - ha continuato Miretti -. La classifica? I calcoli si fanno a maggio, ora dobbiamo fare più punti possibili».

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