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Atp Finals
19 Novembre 2023 - 22:05
L’applauso della sala stampa alla fine è tutto meritato, avendo fatto sognare milioni di italiani. Jannik Sinner al termine della gara ha ricevuto i complimenti dal numero 1, Novak Djokovic. E lui ricambia: «Ha vinto 24 slam, 7 Atp Finals, fisicamente è incredibile. Le partite sono molto fisiche, ora. Devi essere sempre al top. Complimenti al suo team». «Se sono arrabbiato? Arrabbiato lo sono stato per mezz’ora, poi cerco di capire cosa non ha funzionato, cosa poteva essere fatto meglio. L’ultima partita dell’Atp è importante, volevo vincere. L’ho battuto martedì, lui ha battuto me oggi. Questo fa parte del nostro sport».
Allo stesso tempo: «Sono anche felice - ha continuato il 22enne di Sesto Pusteria -, non solo arrabbiato. Vediamo come va l’anno prossimo, ho comunque fatto delle belle cose, posso considerarla una buona stagione, specie se pensato che ho solo 22 anni». Una settimana tra le più belle per lui, una settimana da emozioni forti: «L’emozione più forte che mi porto via? Già nei giorni prima, ho avuto sensazioni positive: tante interviste, poi i tifosi. Una delle cose più emozionanti è stato l’ingresso dal tunnel con Stefanos (Tsitsipas, ndr): ho senito quel boato, poi mi sono un po’ abituato (ride, ndr). Ma è sempre bellissimo. Poi la vittoria con Nole. Il boato vuol dire che piaccio alla gente. Io voglio continuare a essere un ragazzo normale». Ora gran finale con la Coppa Davis di malaga: «Sono contento di andare a Malaga - ha detto -, contento di far parte di un gruppo fantastico. Vogliamo far bene lì. Sulla carta siamo più superiori, ma la Coppa Davis è un po’ diversa, è imprevedibile. Speriamo che vada bene». Tornando alla finale: «Cosa cambierei potessi tornare indietro? Abbiamo preparato la partita molto bene - ha detto -. Ci sono sempre dei momenti in cui riesci a girare la partita a tuo favore ma stavolta non sono riuscito a entrare. Forse dovevo spingere qualcosa in più. Lui ha servito molto bene tutto il match, a parte la seconda parte del secondo set. Eravamo vicini anche oggi poi mi è sfuggita. Si parla di pochi punti ma oggi ha meritato lui».
Raggiante, naturalmente, Djokovic, che ha esordito facendo i complimenti al suo avversario: «Grazie Jannik, congratulazioni a te e al team - ha esordito il numero 1 -. Ti auguro un bell’anno, il prossimo anno andrai vicino a vincere uno slam. Grazie al mio team che mi sostiene a 36 anni, alla mia famiglia, ai miei bambini, sono degli angeli. Quanto supporto ha questo sport qui, è sempre uno spettacolo. È un piacere giocare qui in Italia».
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