L'argentino Rescia si confessa: "Ecco perché ho fatto la scelta giusta con la L84"

In estate la L84 del presidente Lorenzo Bonaria e dell’amministratore delegato Jonatha Falco ha dato il benvenuto a un secondo campione del mondo, con l’innesto, dopo Leandro Cuzzolino, dell’altro argentino Maximiliano Daniel Rescia. La squadra guidata da Alfredo Paniccia, anche grazie a loro, sta disputando una stagione storica, con la finale di Supercoppa Italiana e il secondo posto in serie A.
Maxi, ti aspettavi una partenza così brillante?
«Sento che siamo sulla strada giusta. Da quando sono arrivato il mio obiettivo è di far crescere la squadra. La società è sana e ben organizzata e ha grande ambizione e i risultati sono la conseguenza dell’ottimo lavoro che ognuno svolge al suo interno».
Cosa ti sta piacendo?
«Abbiamo creato un bel gruppo, aiutati come atleti da uno staff che ci stimola e da un club che vuole andare avanti. Ci alleniamo con serenità, anche nei momenti di difficoltà siamo uniti e questo è fondamentale per raggiungere i traguardi».
Sei soddisfatto di ciò che stai dando alla squadra?
«Sono un perfezionista e cerco sempre di guardare a quello che potrei fare di più e meglio. Penso che anche a 36 anni si possa imparare e m’impegnerò per dare un apporto maggiore».
Cosa ti ha riportato in Italia?
«Sono nato qui come calciatore, a 20 anni, sono rimasto per otto e ho avuto la fortuna di vincere tutto il possibile. Dopo essere andato in Spagna e in Belgio, ho cercato nuovi stimoli, per alimentare il fuoco che ho dentro di competere ai massimi livelli, e li ho ritrovati in un campionato competitivo come quello italiano. Il mio fratello sportivo Cuzzolino mi ha parlato bene del progetto della L84 e ora posso dire di avere fatto la scelta giusta».
Hai la famiglia con te?
«Mia moglie Sofia, con la quale sto da una vita e che mi continua a spingere a concretizzare i miei sogni, e i miei due figli Juan di 6 anni e Nicolas di 2 sono venuti due settimane fa e rimarranno fino a metà marzo, per tutta la durata delle vacanze scolastiche in Argentina».
Come va con la Nazionale?
«Siamo in un periodo di ricambio, dopo i grandi trionfi degli ultimi 10 anni. A gennaio avremo le qualificazioni ai Mondiali di settembre in Uzbekistan e faremo il massimo per ottenere il pass».
In campionato, venerdì (domani, ndr) alle ore 20,30 ospiterete alla Palestra Maggiore di Leinì la Sandro Abate. Che incontro sarà?
«Sara una partita dura, come quasi tutte in Italia. Cercheremo di conquistare altri tre punti, per confermarci al vertice. Io disputo ogni gara come se fosse una finale e questa sarà così. Sarà un ulteriore test per capire la nostra maturità. Essere in alto in classifica semplifica tutto e dobbiamo rimanerci. Finora in casa siamo imbattuti e contiamo di dare altre soddisfazioni ai nostri tifosi».

Powered by