Yildiz-Vlahovic, la Juve sbanca Frosinone: che regalo sotto l'albero

Prima l'invenzione del giovanotto Yildiz - il giocatore straniero più giovane a segnare un gol nella storia della Juve - al 12°. In mezzo tanto Frosinone e il pari di Baez..Poi nel secondo tempo è entrato in scena Dusan Vlahovic: cross dalla destra di McKennie, il serbo prende l'ascensore e di testa porta in vantaggio la squadra di Allegri anticipando due avversari e angolando un pallone che diventa di fatto imprendibile per il portiere del Frosinone. Nei minuti finali al serbo viene annullato un gol per fuorigioco di poco. Ma intanto l'ex attaccante viola porta in dote alla Vecchia Signora sotto l'albero, tre punti preziosi contro la squadra più in forma del momento, il Frosinone di Eusebio Di Francesco e degli ex baby bianconeri. 

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Top & Flop di Frosinone-Juventus

Le pagelle della sfida dello "Stirpe": per Yildiz un esordio da sogno

Al termine della sfida del "Benito Stirpe" la parola è passata al giovane talento turco Yildiz, decisamente raggiante: "Debutto? Linguaccia alla Del Piero? Esultanza è ispirata a Del Piero - ha detto l'ex calciatore del Bayern Monaco -, una leggenda della Juventus. Ringrazio tutti per il gol, soprattutto i tifosi. Il mister è un grande allenatore, gli devo tantissimo. Quando mi ha detto di tagliarmi i capelli, l’ho fatto subito perché è il boss. Ieri mi ha detto che avrei giocato dall’inizio dopo il problema di Chiesa, poi me l’ha confermato questa mattina".

Juve, Allegri: "Non è stato facile vincere qui, ecco perché..."

Il tecnico ha spiegato anche perché Vlahovic non ha giocato dall'inizio

Al termine della partita ha parlato anche Dusan Vlahovic: “In quel gol c’è tanta voglia di vincere - ha commentato -, fare felice i tifosi e la squadra. Per un attaccante non è facile segnare sempre. Ma cerco di dare una mano alla squadra, di lavorare tutti i giorni e farmi trovare pronto. Sono sempre stato molto tranquillo. L’importante è sempre essere sul pezzo, rimanere concentrato. Sono contento di aver segnato oggi ma mi concentro già sulla prossima partita”.

“Non è facile accettare le scelte del mister. Ma da come parla lui tutti i giorni…Non è importante chi entra, con 5 cambi. Sono due partite in una. Non era arrabbiato, sono entrato cercando di fare il mio massimo”.