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Juve, Yildiz vede il Frosinone e segna: così il baby talento vuol rompere il lungo digiuno

Stessa avversaria, stesso orario: l'ex Bayern Monaco all'andata ha siglato la sua prima magia in bianconero

Juve, Yildiz vede il Frosinone e segna: così il baby talento vuol rompere il lungo digiuno

La gioia di Kenan Yildiz per la rete realizzata

Un gol e un quasi gol. Sono bastati pochi minuti a Kenan Yildiz per lasciare il segno in Coppa Italia contro il Frosinone l’11 gennaio scorso. Una magia e mezza per il talento cresciuto nelle giovanili del Bayern Monaco. Da allora, però, non si sono più viste magie in campo, partire dai piedi del baby talento turco. Una crisi - almeno dal punto di vista delle reti siglate - che coincide con i passaggi a vuoto della squadra di Massimiliano Allegri che non vince in campionato da ben 4 partite, un’eternità per la formazione bianconera. E Kenan non timbra il cartellino da ben 6 partite.

Stessa ora, stessa avversaria
Per fortuna, però, domenica all’ora di pranzo (fischio di inizio ore 12:30; dirige l’arbitro Rapuano) arriva il Frosinone di Matias Soulè. E con l’argentino di proprietà della Juventus sarà un bel duello a distanza, visto che i due rappresentato il futuro - si spera roseo - del club bianconero. Tornando alla partita con i ciociari allenati da Eusebio Di Francesco, all’andata, allo “Stirpe”, c’è stato il battesimo di fuoco per Kenan Yildiz: prima da titolare per il diciottenne nato il 4 maggio 2005, e dopo soli 12 minuti di gioco un gol da stropicciarsi gli occhi. Per Allegri è un talento cristallino, un talento puro che va fatto crescere con calma, senza pressione alcuna. Le difese avversarie, però, hanno già cominciato a prendergli le misure e a non risparmiargli qualche intervento ruvido di troppo. Però domenica, stessa ora stessa avversaria (all’andata si giocò sempre all’ora di pranzo), per questo Kenan spera di ripetersi.

Prove di tridente
Al suo fianco, come provato già mercoledì scorso alla Continassa, questa volta potrebbero esserci sia Federico Chiesa sia Dusan Vlahovic, un tridente, che in teoria, potrebbe fare sfaceli. Fondamentale, però, anche l’apporto, il supporto dei tre centrocampisti che oltre a fare filtro in mediana dovranno macinare anche gioco per i tre là davanti. La Juve deve ritrovare a tutti i costi la vittoria. Per poter tirare finalmente un sospiro di sollievo.

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