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Le olimpiadi degli universitari

Le Universiadi di Torino hanno la loro mascotte: ecco To Tag

La presentazione al Grattacielo con Carolina Kostner madrina d'eccezione

Le Universiadi di Torino hanno la loro mascotte: ecco To Tag

Dopo il logo e la fiaccola, i Giochi Mondiali Universitari invernali di Torino 2025 hanno svelato la loro mascotte, il terzo elemento identificativo. Il suo nome è To Tag, con il tag che richiama l’espressione inglese utilizzata per indicare il gioco “prendimi” fra i ragazzi. To è la preposizione che invoca l’azione dello stare insieme ed è ovviamente anche la sigla di Torino, la città che ospiterà la rassegna del prossimo anno, dal 13 al 23 gennaio, assieme a Bardonecchia, Pragelato, Torre Pellice, Pinerolo e Sestriere, e anche quella dove le Universiadi sono nate nel 1959 e che custodisce il braciere e la Fiamma del Sapere.

To Tag è stato presentato ufficialmente al Grattacielo della Regione Piemonte, alla presenza dei presidenti della Fisu (Federazione Internazionale Sport Universitari) Leonz Eder e del comitato organizzatore di Torino 2025 Alessandro Ciro Sciretti e degli assessori allo Sport regionale Fabrizio Ricca e comunale Domenico Carretta. Era accompagnato da Carolina Kostner e dallo statunitense Ilia Malinin, due delle stelle del Gala sul ghiaccio “Lights on U”. Al Palavela, sede dello show, fa il suo esordio in pubblico proprio To Tag, che vuole unire il mondo reale e il digitale e, in piena, connessione con il mondo universitario, è il simbolo della ricerca, del futuro, dell’innovazione e della solidarietà. Ha un profilo social, ama condividere i suoi spazi con gli altri, essere taggato e taggare le persone con cui si fotografa. Attraverso di lui si potrà vivere il dietro le quinte dei Giochi. To Tag rappresenterà Torino 2025 sul territorio e sarà portatore dei suoi valori.

Con la mascotte anche Kostner e il collega Malinin sono stati al centro dell’attenzione. «È il pattinaggio che ha scelto me - ha spiegato Carolina - non il contrario. Ora poter trasmettere la mia gioia, che ancora provo quando indosso i pattini, ai più giovani, a chi voglia iniziare e anche a chi nella vita stia affrontando dei momenti difficili, è un piacere, perché so quanto sia stato complicato lungo il percorso e quanto io sia stata fortunata ad avere vissuto delle emozioni uniche, come quando ho portato la bandiera qui a Torino nel 2006». 

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