Juve e Toro, panchine in bilico. Una domanda a Moggi e Zaccarelli... VIDEO

Luciano Moggi e Renato Zaccarelli ospiti d’eccezione di Federmanager al circolo Sporting di corso Agnelli, per raccontare a stampa e tifosi il loro passato da manager di due grandi squadre, i retroscena con i grandi campioni di una volta, e per rispondere a qualche domanda sui temi caldi delle ultime settimane: dalla corsa all’Europa di Toro e Juve al futuro di Juric e Allegri, a una settimana dallo 0-0 del derby della Mole.

Powered by

«La Juventus a oggi è terza in classifica, quindi credo che Allegri, con le forze a sua disposizione, abbia comunque fatto un grande campionato - dice l’ex ds bianconero, fan del “corto muso” tanto criticato da alcuni tifosi e giornalisti -. È sufficiente guardare la partita di Champions League tra Manchester City e Real Madrid: la squadra inglese ha giocato sempre in attacco, dominando, ma il Real ha comunque vinto. Lo avesse fatto Allegri lo avrebbero crocifisso».

Il buon piazzamento in classifica, insieme alla prospettiva di una finale di Coppa Italia, non sembrano però convincere i tifosi, che continuano a spingere per un cambio in panchina già a giugno. Situazione simile per Ivan Juric, che di fronte alla prospettiva di un altro anno senza Europa si dice pronto a fare un passo indietro e lasciare la panchina a qualcun altro, anche per rispetto verso il pubblico granata. Una decisione che non tutti condividono, e che Zaccarelli preferisce non commentare. «Difficile esprimersi sulla questione - dice l’ex ds del Toro - Juric ha un carattere forte, così come il suo presidente». Rispettare le scelte dei singoli e amare la maglia, un mantra per Zaccarelli, che indipendentemente da tutto continuerà sempre a seguire e supportare la sua ex squadra. «Il Toro resta dentro per sempre».