Dalla Mole a Las Vegas, il torinese Priolo negli States a lezione dai giganti del ring

Un training camp a Las Vegas per preparare il derby. In realtà, il 22enne torinese Fiorenzo Priolo non ha pensato soltanto all’impegno immediato, ma anche a regalarsi un’esperienza preziosa per il prosieguo della carriera. L’allievo dell’ex campione Cristian De Martinis ha affrontato il 26enne rivolese Darwin El Badauoy, atleta del Boxe Club Nichelino Team Grandelli, e lo ha battuto ai punti nella categoria dei superleggeri e sulla distanza delle sei riprese, nella sfida principale della riunione organizzata nella sede del Dms Team Boxing, in strada della Pronda 81.

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Ha conquistato il settimo successo in altrettanti match. «Già dal primo round - racconta Priolo - ho impostato il mio ritmo e mi sono subito trovato a mio agio. Quando sono andato all’angolo Cristian mi ha dato alcuni consigli e di lì in poi il confronto si è sviluppato a senso unico. Mi sono concentrato sugli aspetti semplici, che dessero, però, efficacia alla mia boxe. Nella quarta ripresa mi sono accorto che Darwin aveva accusato qualche colpo e ho provato ad accelerare, per chiudere i conti. Non ci sono riuscito, poi lui ha recuperato e abbiamo proseguito fino alla fine, con la mia vittoria netta». Fiorenzo ha così capitalizzato al meglio la sua trasferta negli States, vissuta in compagnia di Andrea Damiani, pugile di Alessio Furlan.

«Negli anni scorsi - ricorda - ero stato a New York e questa volta abbiamo scelto Las Vegas, per avere l’opportunità di confrontarci con dei grandi campioni. Ci siamo fermati per due settimane e abbiamo frequentato la Salas Boxing Academy del maestro Ismael Antonio Salas. È stato un concentrato di emozioni e ho fatto sparring con il detentore del titolo iridato dei superleggeri Wbc Alberto Puello. In palestra c’erano anche il piuma Robeisy Ramirez, due volte oro olimpico, e Carlos Adames, campione mondiale Wbc dei medi, e la loro vicinanza ci ha spronato in modo pazzesco a dare il massimo. Ci siamo trovati benissimo, siamo rimasti in contatto e speriamo che in futuro si riesca a effettuare qualcosa di più di un altro training camp, magari disputando un incontro. Per ora è un punto interrogativo».