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Sportegolando

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Riccardo Orsolini

BANDIERA

«La fascia di capitano l’ho avuta all’inizio ma non la ritengo, come succedeva una volta, di vitale importanza. Il significato non è più di leader, a mio parere, oppure sì ma è giusto che giri fra altre braccia, perché tutti possiamo esserlo. Come l’essere ‘bandiera’: con questo termine si pensa a Maldini, Totti, Del Piero e pochi altri. La bandiera non c’è più, quelli di una volta avevano altri spessori. Per esempio, io non ho mai baciato lo stemma della maglia. Mai. Perché se poi vado via prendi in giro la gente due volte. E di andar via non ne ho proprio voglia».
Nessuna voglia di cambiare, Riccardo Orsolini sta bene al Bologna


SACRIFICI

«Sono felice, mi sento un privilegiato e non posso lamentarmi. Non avrei mai immaginato di vincere 25 titoli in carriera, di vincere la Champions League, la Coppa del Mondo, di giocare in due delle migliori squadre della storia... Mi riferisco ovviamente alla Nazionale e al Barcellona. Forse a livello mediatico non mi hanno riconosciuto tanto, non lo so, è una cosa che potremo giudicare più avanti, quando mi sarò ritirato. Ho fatto tanti sforzi, tanti sacrifici, ma quello che porterò sempre con me quando tutto questo sarà finito sarà l’affetto della gente. Questo è quello che conta di più».
Pedro non ha nessuna voglia di smettere

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