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VITTORIA E QUARTO POSTO

Festa allo Stadium, 70 giorni dopo: la Juve batte il Milan e torna in zona Champions. Giuntoli, le verità su Muani e Cambiaso

I bianconero schiantano i rossoneri con l'uno-due terribile nella ripresa firmato da Mbangula e Weah. Ecco le dichiarazioni del dt

L'esultanza della Juventus dopo la vittoria contro il Milan

L'esultanza della Juventus dopo la vittoria contro il Milan

La Juventus torna a vincere davanti ai suoi tifosi dopo un’attesa di 70 giorni, il 2-0 contro il Milan vale doppio: la squadra di Thiago Motta batte una diretta rivale per un posto in Champions e torna a rimettere il muso tra le prime quattro, in attesa della Lazio impegnata a Verona. Il terribile uno-due firmato da Mbangula e Weah nella prima parte di ripresa mette al tappeto i rossoneri, che dopo un primo tempo incoraggiante crollano nel secondo.

Thiago Motta ritrova Vlahovic ma solo per la panchina, accoglie Alberto Costa e aspetta ancora Kolo Muani. "Per il francese c'è stato solo un disguido burocratico, ma in settimana verrà risolto: siamo sereni" le rassicurazioni del dt Giuntoli. Come annunciato, Cambiaso parte dall’inizio nonostante le voci di un’offerta monstre da parte del City: "Se dovesse arrivare ci penseremo, ma per il momento non c’è trattativa" precisa l’uomo mercato bianconero. I ritmi sono subito alti, nei primi 20 minuti le due squadre hanno un paio di occasioni a testa ma non riescono a impegnare i due portieri: Mbangula di precisione e Koopmeiners di potenza non inquadrano lo specchio, Leao e Reijnders colpiscono a botta sicura dal cuore dell’area di rigore ma trovano le opposizioni di Kalulu e Locatelli.

Yildiz accusa un fastidio muscolare e non rientra più dagli spogliatoi dopo l’intervallo, lasciando il posto a Weah. I bianconeri tornano in campo rabbiosi, proprio l’americano e pure Koopmeiners centrano il portiere del Milan, ma il vantaggio arriva al 60’: Nico Gonzalez serve Mbangula che calcia di prima intenzione, una deviazione di Emerson mette fuori causa Maignan e Thiago Motta esplode in un’esultanza rabbiosa. La Juve non si ferma e, anzi, trova il raddoppio immediato con Weah che in contropiede salta Tomori e deposita in rete. Lo Stadium esplode al triplice fischio, anche perché l’ultima vittoria interna risaliva al derby d’andata contro il Toro dello scorso 9 novembre. La Juve sale al quarto posto, il Milan rimane ottavo ma a sei lunghezze dai bianconeri, seppure con una gara in meno.

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