Juve, tutti pazzi per Kolo Muani. E sul suo futuro arrivano buone notizie da Parigi...

Se Kolo Muani fa rima con Houdini: come un abile prestigiatore il francese sta nascondendo i problemi della Vecchia Signora e li fa sparire, momentaneamente. Ma in casa Juventus se non ci fosse stato l’ex Psg, autore di una doppietta da record a Como - mai nell’era dei tre punti un calciatore aveva segnato 5 gol in tre partite - a quest’ora staremo parlando d’altro, a quest’ora staremo parlando dell’ennesima prestazione piena di lacune. Una su tutte continua a sollevare dubbi, perplessità, specie se si considera quanto Cristiano Giuntoli ha investito l’estate scorsa - dopo un lungo tira e molla con l’Atalanta - per acquistarlo a titolo definitivo. Stiamo parlando dell’olandese Koopmeiners, uno che Thiago Motta fa giocare sempre, nonostante i continui ed evidenti problemi di ambientamento. Problemi, che per fortuna della Juventus, non sta riscontrando Kolo Muani: il suo impatto con il campionato italiano è stato a dir poco devastante. E i tifosi della Vecchia Signora si interrogano: che squadra sarebbe stata quella bianconera se Kolo Muani fosse arrivato sei mesi prima, a inizio stagione?

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Nato il 5 dicembre 1998, a molti ricorda in alcune movenze Trezeguet, ma in passato Thierry Herry lo ha paragonato all’ex di Arsenal e Inter Nwankwo Kanu. Coetaneo di Mbappé (20 dicembre 1998), Kolo è figlio di genitori congolesi e ha iniziato a giocare nella periferia parigina cercando di imitare il suo idolo, Neymar. Per poi finire nelle giovanili del Villepinte. E proprio in quel periodo Randal ha assaggiato un po’ d’Italia, Kolo, prima di finire al Nantes, ha fatto due provini nel Bel Paese: il primo al Vicenza, il secondo alla Cremonese. Senza fortuna. Nel 2021 ha rischiato di finire al Milan, ma alla fine Kolo Muani si è trasferito in Bundesliga, all’Eintracht Francoforte, a parametro zero.

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Ora il suo futuro è più che mai incerto: la cura Juve lo sta rigenerando. Anche dalle parti di Parigi il suo impatto in Italia non è passato sotto traccia, anzi. Per fortuna della Vecchia Signora, però, proprio mentre venerdì Randal segnava a Como, Luis Enrique, tecnico con cui il ragazzo non ha mai legato ha firmato al 2027. Un buon motivo per non tornare “a casa” e restare ancora alla Juve.

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