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Dopo Ganna, un'altra impresa azzurra alla Tirreno-Adriatico

Jonathan Milan ha tagliato il traguardo per primo a Camaiore

Dopo Ganna, un'altra impresa azzurra alla Tirreno-Adriatico

Jonathan Milan (foto LaPresse)

Ancora grand’Italia alla Tirreno-Adriatico. Dopo Pippo Ganna, che comunque anche al termine della seconda tappa conserva la maglia di leader della generale, a Follonica tocca a Jonathan Milan per quella che a tutti gli effetti è una staffetta azzurra. Insieme hanno vinto l’oro olimpico a Tokyo 2021 nell’Inseguimento a squadre, entrambi sono stati campioni del mondo nell’Inseguimento individuale, l’ultima volta con Milan cinque mesi fa a ritmo di nuovo record del mondo. E ora sono protagonisti anche sulle strade italiane, uno dietro l’altro.

In effetti la tappa era disegnata perfettamente per le caratteristiche del colosso di Buja e lui non si è tirato indietro. La Lidl-Trek lo ha portato in carrozza sul rettilineo finale, Simone Consoni (che era anche lui nel famoso quartetto dell’Inseguimento) lo ha lanciato e lui non ha potuto tradire tanta fiducia, battendo l’olandese Zijlaard della Tudor, il francese Penhoet della Groupama FDJ. Significa ventesima vittoria in carriera, a 24 anni, e la terza alla Tirreno: «Conoscevamo bene il traguardo e il circuito finale, era lo stesso dello scorso anno. Sapevamo quindi cosa fare e ci siamo riusciti alla perfezione. Sono riuscito ad esprimermi al meglio e a conquistare una grande vittoria».

C’è un po’ d’Italia anche nella cronosquadre della terza tappa alla Parigi-Nizza. Successo, non a sorpresa, della Visma-Lease a Bike che schierava Jonas Vingegaard e Matteo Jorgenson ma anche il campione europeo contro il tempo Edoardo Affini che ha contribuito in maniera importante. In 30’26” ha battuto di 14” la Jayco AlUla, seconda classificata, e di 24” la Red Bull - BORA hansgrohe. Ora Jorgenson, vincitore un anno fa, ha 6” di vantaggio sul compagno Vingegaard.

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