È una rivoluzione silenziosa ma potentissima, quella annunciata questa mattina dalla Lega Serie A. A partire dalla 30ª giornata di campionato, farà ufficialmente il suo debutto il “VARDict”, il segnale grafico che porterà sugli schermi degli stadi ciò che finora era riservato solo agli spettatori da casa: le grafiche televisive relative ai controlli VAR. Un passo deciso verso una maggiore trasparenza nei confronti del pubblico sugli spalti, che potrà così capire in tempo reale se è in corso una revisione al monitor o un semplice check prolungato.
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Ma non finisce qui. La vera novità, destinata a cambiare per sempre il rapporto tra tifosi e decisioni arbitrali, arriverà con le semifinali e la finale di Coppa Italia: per la prima volta in Italia, gli arbitri spiegheranno a voce le decisioni VAR, in diretta dentro lo stadio e in televisione. Una sperimentazione autorizzata dall’IFAB, in accordo con FIGC e AIA, che interesserà esclusivamente i casi di On-Field Review — ovvero, quando il direttore di gara viene richiamato al monitor per valutare personalmente un episodio.

In altre parole, il fischietto non sarà più una figura silente e inaccessibile: spiegherà al pubblico, in modo chiaro e diretto, le ragioni delle sue scelte. Un piccolo annuncio, ma un grande passo per la comunicazione nel calcio, allineandosi così a quanto si sta già facendo in Portogallo.
Sui maxischermi compariranno le animazioni già familiari a chi segue le partite in TV, e intanto la voce dell’arbitro potrà calmare proteste, chiarire dubbi, spegnere polemiche sul nascere. Non solo per gli spettatori sugli spalti, ma anche per i giocatori in campo, che potranno capire subito quanto accaduto e — forse — evitare inutili assedi verbali al direttore di gara.
Un'innovazione già sperimentata con successo all’estero, che ora trova spazio anche nel nostro calcio. L’obiettivo? Avvicinare tifosi, arbitri e tecnologia, restituendo al VAR non solo la funzione di giudice, ma anche quella di strumento comprensibile, trasparente, persino umano.