L'occasione della vita, Fiorenzo Priolo salirà sul ring al WBC Grand Prix di Riyadh: «Ci crederò solo quando sarò là»

Ci sono notizie che possono cambiare la vita. Come quella che ha ricevuto Fiorenzo Priolo, che sarà uno dei quattro italiani in gara al WBC Grand Prix di Riyadh. Gli altri saranno il romano di origini albanesi Muhamet Qamili, l’altro laziale di Anzio Giovanni Sarchioto e l’aretino, residente a Miami, Davide Brito. La manifestazione, che sarà trasmessa su Dazn, sarà organizzata dalla World Boxing Council, una delle sigle storiche del pugilato mondiale, presieduta da Mauricio Sulaiman, in partnership con la Riyadh Season dell’emiro saudita Turki Alashchik, con l’obiettivo di scoprire la nuova generazione di potenziali campioni.

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Fra coloro che andranno a caccia di gloria, inseguendo un sogno, ci sarà, dunque, anche l’allievo del maestro Cristian De Martinis, uno che ha frequentato la boxe ai piani alti, avendo detenuto il titolo italiano dei welter e l’Intercontinentale IBF ed essendo stato sfidante all’Europeo. Il 22enne superleggero torinese, che ha praticato la lotta, prima di dirottarsi verso i guantoni nel 2018, un paio di settimane fa ha conquistato al PalaMirafiori la nona vittoria in altrettanti match, superando l’imbattuto estone Mark Andrejev.

Il Grand Prix coinvolgerà 128 atleti, con un limite di età di 26 anni e un numero massimo di 15 combattimenti all’attivo, provenienti da 41 nazioni, suddivisi equamente nelle categorie di peso dei piuma, superleggeri, medi e massimi. Saranno in programma cinque eventi e si partirà dal 17 al 20 aprile, al BLVD City Global Theater di Riyadh, con il turno dei sedicesimi che prevede incontri di sei round. Seguiranno gli ottavi a giugno, sulla stessa distanza, i quarti ad agosto e a ottobre, sulle otto riprese, e le finali a dicembre, sulle dieci.

Priolo salirà sul ring venerdì 18. «Sono fuori di me dalla gioia - afferma De Martinis - quando combattevo avrei voluto che ci fosse una chance del genere per emergere. Sono super contento per Fiore, perché se lo merita, oltretutto questa occasione capita con una tempestività pazzesca, perché è reduce da un impegno agonistico e potremo ancora sfruttare la sua eccellente condizione fisica».

Fiorenzo ha dovuto rivedere i suoi progetti, che lo avrebbero portato a Las Vegas per un training camp. «Sto vivendo un momento indimenticabile - spiega - perché il 24 marzo, pochi giorni prima di affrontare Andrejev, ho conseguito la laurea triennale in Scienze Motorie. Ho anche firmato un contratto con un procuratore di Miami, Donato De Martiis, pure lui torinese, manager della Ashenelli Boxing LLC. Prossimamente, dopo la sfida a Riyadh, andremo in Florida. Avevo fatto domanda per partecipare al WBC Grand Prix, ma mi avevano detto che i posti erano esauriti, poi il destino ha voluto che saltasse un atleta e Donato ha chiamato Cristian, proponendogli la sostituzione. Lui ha subito accettato anche per me. Sarà un'esperienza fantastica e ancora non mi sono ben reso conto dell’opportunità che ho a disposizione. Finché non sarò là, non ci crederò. Un avversario varrà l’altro, siamo 32 pugili tutti forti e tutti abbiamo lo stesso obiettivo di vincere».