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PUGILATO

Esordio trionfale di Fiorenzo Priolo al WBC Grand Prix di Riyadh: «Una gioia speciale»

Il 22enne allievo del maestro Cristian De Martinis ha battuto ai punti il kazako Nurzhan Serikbayev e si è qualificato agli ottavi

Esordio trionfale di Fiorenzo Priolo al WBC Grand Prix di Riyadh: «Una gioia speciale»

Priolo e De Martinis dopo il verdetto

Al WBC Grand Prix di Riyadh Fiorenzo Priolo ha subito lasciato il segno. Sul ring del Global Theater di BlvdCity, nei sedicesimi il 22enne superleggero torinese ha battuto ai punti, con verdetto unanime, sulle sei riprese, il kazako Nurzhan Serikbayev, conquistando la decima vittoria in altrettanti incontri. A fine giugno negli ottavi affronterà il coetaneo turco Efe Derin Konuk, che ha all'attivo 13 successi e un pareggio. «Il primo round - racconta il maestro Cristian De Martinis - è stato il più impegnativo, perché l’avversario era bravo alle corde. Quando Fiore è arrivato all’angolo, gli ho suggerito di fare un mezzo passo indietro e di conservare la sua distanza, essendo leggermente più alto e avendo un maggiore allungo. Mi ha ascoltato e dalla seconda ripresa il match è completamente cambiato».

Priolo ha combattuto per la prima volta all’estero e ha superato l’esame a pieni voti: «Non ero particolarmente emozionato, più di me lo erano Cristian e mio papà Christian, che ci ha seguiti in questa esperienza così speciale. Dal secondo round in poi lo toccavo e lo mandavo a vuoto, per entrare pulito con i miei colpi. Ogni due riprese ufficializzavano i cartellini, dopo la seconda eravamo sull’1-1 e dopo la quarta sul 3-1 per me. Ho capito che le cose si stavano mettendo bene, anche perché sapevo che la mia prestazione sarebbe stata, come sempre, in crescendo. Alla fine ero tranquillo sull’esito e alla proclamazione del verdetto la gioia è stata enorme». 

A maggio Priolo e De Martinis andranno a Miami, dove hanno firmato un contratto con il procuratore Donato De Martiis. «Staremo lì qualche settimana - spiega Fiorenzo - sarà un modo per stilare dei programmi e, soprattutto, per allenarmi e tornare a Riyadh, per gli ottavi, più preparato che mai».

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