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LE PAROLE DEL CAMPIONE

Jannik Sinner smorza le aspettative: «Non sono qui per battere chiunque, l'obiettivo sarà Parigi e poi ... non ho una relazione»

E sulla Sinner mania: «Sono bravo a giocare a tennis, però non cambio il mondo»

Jannik Sinner smorza le aspettative: «Non sono qui per battere chiunque, l'obiettivo sarà Parigi e poi ... non ho una relazione»

Jannik Sinner in conferenza stampa (foto Sposito FITP)

Il bel sorriso che sfoggia in conferenza stampa è lo specchio migliore del suo stato d’animo. Jannik Sinner torna a giocare nel torneo più amato, gli Internazionali BNL d’Italia, davanti ai suoi tifosi. «Sicuramente la cosa più bella - spiega - è entrare in un campo, di nuovo, e vedere la gente, il tifo, e tutte quelle cose lì. Dall’altra parte c’è la pressione, c’è magari qualche dubbio di vedere a che livello sto giocando, però non ho paura di andare in campo. Sono solo felice di essere qui».

Ammette di non attendersi molto: «Le aspettative sono molto basse, anche dal punto di vista dei risultati. Sono qui per vedere a che livello sto giocando. Non sono qui per battere chiunque, ma per provare a passare il primo turno e poi vediamo cosa succede. L’obiettivo sarà Parigi. Ogni partita è difficile. Devo mettermi in testa che ho un avversario al giorno, però siamo molto tranquilli, stiamo bene fisicamente e siamo riposati. Questo pagherà a fine stagione».

Sul fronte personale, nonostante gli scatti che circolano e lo accostano alla modella russa Lara Leito, il n. 1 del mondo nega l’inizio di una nuova love story: «Sono stato molto sorpreso di vedere alcune foto, che non sono niente di serio. Non ho una relazione». E riguardo alla Sinner mania afferma: «Sono un ragazzo di 23 anni molto semplice. Sono bravo a giocare a tennis, però non cambio il mondo. Prendo le cose come vengono. Mi ricordo sempre da dove sono partito, un paesino di duemila persone, in montagna. Giocare qui a Roma davanti a tante persone è tanta roba. Credo più all’essere onesto, non essere finto. Quelle cose fanno tanto, e sono apprezzate dalla gente».

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