Al 1° Torneo Città di Moncalieri, occhi puntati sul 27enne campione mondiale Andrea Ragonesi

Dopo il clamoroso titolo mondiale dei 5 birilli conquistato lo scorso ottobre alla Reggia di Venaria Reale, il 27enne Andrea Ragonesi tornerà a gareggiare in casa, nella città dove si allena tutti i giorni. Sarà, infatti, il protagonista più atteso del 1° Torneo Città di Moncalieri, che dal 2 al 22 giugno sarà ospitato al Master Club Moncalieri di corso Savona 29 e sponsorizzato da BDS Sigillo Digitale. La manifestazione avrà al via circa 400 atleti e sarà suddivisa fra Eccellenza e prima categoria e seconda e terza categoria. Il montepremi supererà i 10mila euro, 3.000 dei quali andranno al vincitore della categoria principale e 1.500 a quello di 2ª e 3ª.

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«Il Mondiale - racconta Ragonesi - mi ha regalato emozioni incredibili, ma nello sport dopo ogni successo bisogna essere capaci di ripartire ed è ciò che ho fatto quest’anno. Ho disputato il campionato italiano professionisti e nelle sei tappe ho raggiunto due finali, una semifinale e un quarto, classificandomi al secondo posto. Nella poule finale di Saint Vincent sono arrivato in semifinale. Qui a Moncalieri farò il possibile per vincere».

Gli ha trasmesso la passione papà Francesco, anche lui giocatore. «Ha messo un biliardo in mansarda - ricorda Andrea - e all’inizio abbiamo giocato insieme, poi lo seguivo alle gare e ho cominciato a praticarlo seriamente. Siamo passati insieme io prima e lui seconda categoria».

A Moncalieri sarà impegnato anche il 38enne Paolo Spadaro, pure lui torinese e terzo nella rassegna iridata di Pistoia nel 2019. Fra gli altri atleti di spicco si segnalano Riccardo Belluta, Daniel Lopez, Salvatore Mannone e Fioravante Vecchione. L’impresa mondiale di Ragonesi ha sospinto la crescita del movimento.

«I tesserati - spiega il vicepresidente regionale Massimo Pasin - sono 800 a Torino e 1.300 in Piemonte e i circoli rispettivamente 34 e 50. Anche la visibilità televisiva ci sta aiutando. Il tasto dolente è rappresentato dal numero limitato di donne».