Jannik Sinner, implacabile anche contro Andrey Rublev, accede trionfalmente ai quarti a Parigi

Avanzano i turni e cambiano gli avversari, ma Jannik Sinner al Roland Garros rimane sempre incontrastato dominatore. Questa sera sul Philippe Chatrier negli ottavi di finale il n. 1 del mondo ha battuto per 6-1, 6-3, 6-4 il russo Andrey Rublev (n. 15 del ranking e n. 17 del seeding) e nei quarti affronterà il kazako Alexander Bublik (n. 62), che ha estromesso a sorpresa il britannico Jack Draper (n. 5).

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L’azzurro nel primo set è volato sul 5-0 e ha chiuso agevolmente. Nel secondo parziale ha effettuato il break nel terzo e nel nono gioco. Nella terza frazione l’equilibrio ha retto fino al 5-4, poi il 23enne di Sesto Pusteria ha strappato il servizio decisivo e ha ottenuto la sua diciottesima vittoria consecutiva in uno Slam.

Ha così eguagliato Andre Agassi, Boris Becker e Mats Wilander al nono posto nella classifica guidata da Novak Djokovic a quota 30, davanti a Rod Laver (29) e Roger Federer (27).

«Sono molto felice di questa vittoria - commenta Sinner - ci conosciamo molto bene con Andrey. Ci siamo affrontati molte volte, entrambi abbiamo provato a cambiare qualcosa nelle nostre strategie, poi le partite al meglio dei cinque set possono cambiare velocemente. Sono davvero felice di aver chiuso in tre set».

Jannik smentisce poi di essere in campo così tranquillo come traspare: «Dentro di me quando gioco c’è una tempesta. Il tennis però è uno sport molto mentale per cui cerchi di non mostrare le tue difficoltà. Io osservo spesso i miei avversari, cerco di capire cosa stanno passando. All’inizio della mia carriera ai miei rivali facevo vedere di più quella tempesta che avevo dentro. Ora sono contento di come sto gestendo questo tipo di situazioni».