Toro, da Ibiza all'Uganda: le vacanze di Milinkovic Savic e Ricci aspettando la chiamata giusta

Dal suo yacht attraccato a Ibiza aspetta una chiamata - con il cellulare sempre acceso e a portata di mano -, quella giusta. Sì, perché la storia tra il Torino e Vanja Milinkovic Savic è destinata a terminare quest’estate. Arrivato sotto la Mole grazie a un’intuizione dell’allora direttore sportivo Gianluca Petrachi, il gigante serbo potrebbe lasciare Torino definitivamente per una cifra che si aggira attorno ai 20 milioni di euro, ovvero la cifra stabilita dalla clausola per lasciare partire uno dei migliori portieri della Serie A della passata stagione. Il Napoli di Antonio Conte e di Aurelio De Laurentiis lo hanno già messo nel mirino da tempo. Ma la volontà del presidente azzurro è quello di non corrispondere al Toro del presidente Cairo la cifra stabilita dalla clausola. Una situazione, che di fatto, ha congelato il passaggio del serbo sotto il Vesuvio. Cairo, infatti, per lasciarlo partire vuole monetizzare: i soldi incassati dall’eventuale cessione, infatti, serviranno all’editore alessandrino/milanese a finanziare il mercato. Proprio in quest’ottica, fanno gioco alla società granata le voci di un interessamento che è arrivato nelle ultime ore dalla Francia: Milinkovic-Savic, infatti, è seguito da vicino dal Monaco.

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La società del Principato - squadra nella quale potrebbe finire a giocare anche Paul Pogba - è a caccia di un numero 1 affidabile. Per l’eventuale sostituto, i granata, invece, monitorano la situazione di diversi profili: da Caprile a Fofana a Falcone, sono tanti i nomi sul taccuino di Vagnati. Chi sempre dalle vacanze aspetta la chiamata giusta è anche l’altro gioiello granata messo in vetrina da Cairo, ovvero Samuele Ricci. L’azzurro, seguito da vicino dall’Atalanta di Ivan Juric, è in vacanza in Africa assieme alla famiglia. Il mediano, più volte, non ha nascosto la sua passione per il Continente Nero: «L’Africa mi ha aiutato a crescere - ha svelato di recente -, quando vai in quei posti vedi tanta povertà, sono esperienze che ti aprono gli occhi su tantissime tematiche. Ci sono ragazzi e famiglie che non hanno niente, ma che sono lo stesso molto felici».