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MOTOGP

Bagnaia attardato e arrabbiato: «Ci complichiamo la vita»

La pioggia scombina tutti i piani a Brno ma è clamoroso l'errore della Ducati nella scelta delle gomme mentre Marquez vola

MotoGp, Bagnaia sfida il passato: "Termas? Non la amo, ma stavolta..."

Pecco Bagnaia (foto Fb Ducati Corse)

Quanto conta un pilota in MotoGP? Fino a quando vince, moltissimo. Ma quando comincia ad andare in difficoltà, la squadra tende a prendere in mano tutto o almeno troppo. E così ancora una volta Pecco Bagnaia ha vissuto un venerdì da incubo e non per colpa sua, come ha ammesso che gli sta attorno nel Team Ducati Lenovo ufficiale. Condizioni complicate per tutti a Brno, perché la pioggia nella sessione di Prequalifiche è arrivata a scombinare piani e certezze. Il chivassese, che già nella prima sessione non era andato benissimo rimediando un distacco pesante da Marc Marquez, in quelle condizioni è affondato senza nessuna possibilità di stare a galla.

Marquez ancora una volta è stato il più veloce chiudendo in 2’03’’935 e alle sue spalle si sono piazzati quelli che con il bagnato vanno sempre forte,a partire dai due francesi Johann Zarco con la Honda LCR a 469 millesimi e la Yamaha ufficiale di Fabio Quartararo a 530. Ma anche le due Aprilia ufficiali di Marco Bezzecchi e soprattutto di Jorge Martin che al suo rientro dopo quattro mesi ci ha messo poco a ritrovare il feeling chiudendo a sette decimi.

Invece Bagnaia si è piazzato solo tredicesimo a 1''505 e dovrà passare oggi per il Q1 con mille dubbi su quanto potrà succedere. Logico il suo nervosismo alla fine della sessione così come il suo sfogo: «Fino a quando non abbiamo completamente sbagliato strategia era stata anche una giornata positiva, adesso invece dovrò passare dal turno supplementare. Già siamo tiratissimi in condizioni normali, ma se ci complichiamo la vita così diventa tutto più duro e questo mi fa arrabbiare. Spero che per le Qualifiche sia asciutto. Questa volta so cosa è successo e non sono davvero contento».

Lo sa bene anche Davide Tardozzi, team manager della Ducati, che ammette le lacune della squadra: «Abbiamo sbagliato noi la scelta della gomma posteriore. Pecco ci aveva chiesto la media, per varie ragioni abbiamo scelto la soft. Potevamo correggere in corsa? In realtà c’erano pochi giri, lui aveva bisogno di qualche tornata in più per metterla in temperatura. Il suo nervosismo è comprensibile, ci assumiamo la responsabilità di quanto successo. Spero e credo che possa entrare in Q2 e penso che ci sarebbe entrato sicuramente con la gomma giusta». In Moto2 invece è dentro Celestino Vietti Ramus, decimo.

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