Sinner colpito da un virus a Cincinnati, ma Cahill rassicura i tifosi: "Sta meglio"

Nessun giallo, nessun infortunio: a mettere ko Jannik Sinner nella finale di Cincinnati è stato semplicemente un virus. A rivelarlo è il suo allenatore, Darren Cahill, che ha spiegato perché il numero uno al mondo si sia arreso sullo 0-5 del primo set contro Carlos Alcaraz, dopo appena 23 minuti di gioco. «Ho parlato con Jannik ieri sera e si sentiva già meglio», ha dichiarato il tecnico australiano, spegnendo le preoccupazioni dei tifosi e garantendo la presenza dell’altoatesino agli US Open di Flushing Meadows, torneo che Sinner non ha alcuna intenzione di saltare.

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A far luce sulla vicenda è Eric Butorac, Senior Director of Player Relations del torneo

«Ha solo bisogno di riposo», ha aggiunto Cahill, chiarendo che non sono necessarie terapie particolari. Un dettaglio che rende meno allarmante la scena vista a Cincinnati, quando Sinner aveva confessato di non sentire più le gambe e sembrava quasi incapace di camminare. Oggi lo staff gli ha concesso un altro giorno di stop: «Spero che domani possa scendere in campo e colpire qualche palla», ha detto il coach, fiducioso sulla piena ripresa.

Intanto, Jannik si è concesso qualche ora di relax per le strade di Manhattan, passeggiando in compagnia del preparatore atletico Umberto Ferrara e dello sparring partner Giovanni Inserra. «Mi prendo un paio di giorni di riposo, poi tornerò al lavoro per farmi trovare pronto», aveva già annunciato lui stesso prima di lasciare Cincinnati, sottolineando di voler migliorare alcuni dettagli del suo gioco, «in particolare il servizio».

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Ora l’attesa è tutta per il sorteggio del tabellone, previsto per domani alle 18.00, ora italiana. Con ogni probabilità Sinner debutterà tra lunedì e martedì, cercando di sfruttare al massimo i giorni di recupero concessi dal calendario. Da campione in carica, il fuoriclasse di San Candido vuole arrivare a Flushing Meadows pronto a difendere il titolo.