Jakub Jankto lascia il calcio a 29 anni: “Troppi infortuni, voglio più tempo con mio figlio”

Jakub Jankto ha detto basta. A soli 29 anni, il centrocampista ceco ha annunciato ufficialmente il ritiro dal calcio giocato con un messaggio diffuso sui propri canali social. “Molti mi chiedono se continuerò a giocare – ha spiegato – purtroppo la risposta è no. Ho subito un infortunio molto grave, i legamenti della mia caviglia sono completamente compromessi. Ho provato a recuperare per affrontare la stagione, ma non è stato possibile”.

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L’ex giocatore di Udinese, Sampdoria e Cagliari ha indicato anche la motivazione personale dietro la decisione: il desiderio di stare vicino al figlio David, avuto dalla relazione con la modella Marketa Ottomanska. “Il punto chiave è mio figlio. Non riesco a vederlo quanto vorrei e voglio cambiare questa situazione. Per questo ho deciso di trasferirmi a Praga e passare più tempo con lui. Abbiamo una sola famiglia, ed è ciò che conta davvero”.

Cresciuto nello Slavia Praga, Jankto è arrivato in Italia giovanissimo e si è affermato all’Udinese, club con cui ha collezionato oltre 60 presenze in Serie A. Successivamente ha vestito le maglie di Sampdoria e Cagliari, prima di tornare in patria e chiudere la carriera allo Sparta Praga. Ha indossato anche la casacca del Getafe in Liga spagnola e vanta numerose presenze con la nazionale ceca, con cui ha disputato anche gli Europei.

Il 13 febbraio 2023 Jankto è stato il primo calciatore di una nazionale maggiore maschile in attività a fare coming out dichiarando la propria omosessualità. Lo fece con un video su Instagram: “Sono omosessuale e non voglio più nascondermi. Come tutti, voglio vivere la mia vita in libertà, senza pregiudizi e senza violenza, ma con amore”. Una presa di posizione che fece il giro del mondo, scatenando reazioni e aprendo un dibattito in un ambiente, come quello calcistico, raramente abituato a simili testimonianze.

Archiviata la carriera da calciatore, Jankto ha già intrapreso un nuovo percorso: sarà allenatore dell’Under 17 del Dukla Praga, mettendo così la propria esperienza a disposizione dei giovani. Un passaggio che unisce il desiderio di restare legato al calcio alla necessità di una vita più stabile, vicino alla famiglia.

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