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Giustuzia sportiva

Crotone, il Tribunale dispone l’amministrazione giudiziaria per dodici mesi

Secondo la Dda di Catanzaro il club di Serie C sarebbe stato condizionato dalle cosche della ’ndrangheta

Crotone, il Tribunale dispone l’amministrazione giudiziaria per dodici mesi

Ig Crotone

Il Tribunale di Catanzaro ha disposto per dodici mesi l’amministrazione giudiziaria della FC Crotone, società calcistica che milita nel girone C della Serie C. Il provvedimento arriva su proposta congiunta del Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, del Procuratore distrettuale della Repubblica di Catanzaro e del Questore di Crotone.

Alla base della decisione ci sono le indagini legate all’inchiesta Glicine-Acheronte, dalle quali sarebbero emersi indizi di una condizione di assoggettamento e intimidazione da parte di esponenti della ’ndrangheta. Secondo gli inquirenti, da oltre un decennio l’attività economica della società – compresa quella imprenditoriale – sarebbe stata sottoposta al controllo delle cosche locali, che esercitano un potere soffocante sul territorio e sulle imprese più rilevanti, compreso il club calcistico.

Il provvedimento, emesso dalla Seconda sezione penale – Misure di prevenzione, si fonda su evidenze investigative raccolte da Polizia e Carabinieri del Ros. Nella nota diffusa dalla Dda si sottolinea come la gestione della sicurezza e degli ingressi allo stadio fosse particolarmente influenzata dalla criminalità organizzata, con il rischio di agevolare l’attività illecita di soggetti indiziati di appartenenza a cosche crotonesi. Un settore, quello calcistico, capace di generare ingenti flussi economici e al tempo stesso una forte visibilità sociale.

La misura adottata dal Tribunale ha un duplice scopo: interrompere il condizionamento mafioso e sostenere la società nel percorso di recupero, favorendo la rimozione delle situazioni che hanno determinato l’intervento e consentendo la prosecuzione dell’attività sportiva in un’ottica di legalità.

Contestualmente, il Questore di Crotone ha disposto 17 Daspo “fuori contesto”, provvedimenti interdittivi che rafforzano il quadro delle misure preventive adottate in questa fase. La notifica del provvedimento è stata effettuata al legale rappresentante della società da personale del Servizio centrale anticrimine e della Divisione polizia anticrimine.

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