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TENNIS

Jannik Sinner non lascia scampo neppure ad Alexander Bublik e se la vedrà in semifinale con Alex de Minaur

L'australiano ha superato in due set Matteo Berrettini, dominando il primo e chiudendo al tiebreak il secondo

Jannik Sinner non lascia scampo neppure ad Alexander Bublik e se la vedrà in semifinale con Alex de Minaur

Jannik Sinner troverà sulla sua strada per la dodicesima volta de Minaur (foto X @janniksin)

Semaforo verde per Jannik Sinner nei quarti dell’Erste Bank Open di Vienna. Il n. 2 del mondo ha battuto per 6-4, 6-4 il kazako Alexander Bublik, al termine di un’ora e 16 minuti di partita, e domani, sabato 25 ottobre, non prima delle ore 15, affronterà in semifinale (la sua 42ª Atp in carriera) l’australiano Alex de Minaur (n. 7), che ha superato negli undici precedenti. Nell’ultimo incrocio, nella semifinale di Pechino, c’è stato, però, maggiore equilibrio e la sfida si è conclusa sul 6-3, 4-6, 6-2.

Oggi l’azzurro, dopo aver mancato due break-point nel primo game e altrettanti nel terzo, nel settimo ha sfruttato il quinto (4-3) e non ha avuto problemi a conquistare il primo set. Nel secondo si è procurato nel quinto gioco due opportunità per strappare il servizio e la prima gli è bastata. Anche in questo caso si è trattato dello snodo decisivo, perché con la battuta a disposizione il 24enne di Sesto Pusteria è stato implacabile.

«È stato un match duro - commenta Sinner - ho cercato di rispondere a più palle possibili, ho sentito che oggi serviva benissimo. All’inizio del primo set ho avuto alcune occasioni, ma non sono riuscito a sfruttarle. È un giocatore molto pericoloso, ho cercato di rimanere il più solido possibile, Il servizio è un colpo che continuo ad allenare, non mi sento sempre sicuro, ma oggi è andata benissimo, anche con le percentuali, e continueremo a lavorare».

De Minaur ha fermato per 6-1, 7-6 la corsa di Matteo Berrettini (n. 59), che ha saputo riprendersi da un primo parziale a senso unico e nel secondo ha lottato, annullando una palla match nel nono game e issandosi al tiebreak, nel quale ha salvato altre due chance di chiusura dell’avversario, cedendo alla quarta complessiva.

«Dopo gli sforzi dei giorni scorsi - spiega il 29enne romano - non mi sentivo pimpante allo stesso modo, ma è normale. Lo spirito è comunque quello giusto, le scelte in campo nella maggior parte dei casi sono state corrette. Se lo fossero state sempre, probabilmente avrei vinto. Dopo i dubbi che mi erano venuti, questa è stata sicuramente una settimana importante. Nelle prossime ore decideremo se disputare il Masters 1000 di Parigi e poi sono iscritto a Metz. Saranno gli ultimi due tornei dell’anno, che precederanno l’appuntamento per me principale, che sarà la Coppa Davis. Vorrei giocare il più possibile e arrivarci in forma».

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